Alla luce delle recenti terribili inondazioni che hanno letteralmente messo in ginocchio la regione, l’Emilia-Romagna è stata costretta nelle ultime ore a imporre il divieto di balneazione per diversi lidi locali. Ecco tutto quello che è necessario sapere a riguardo.
L’Emilia Romagna impone il divieto di balneazione: valori fuori norma in 12 spiagge
Per quanto gran parte della Riviera adriatica sia attualmente balneabile (per 86 punti su 98), rimangono in totale una dozzina di lidi ancora off limits. Il nuovo campionamento portato a termine nella giornata di ieri, lunedì 13 giugno, da parte dei tecnici dell’Arpae, ha infatti rilevato valori sopra la norma che non renderebbero sicura la balneazione per i bagnanti. Sono perlopiù zone molto vicine alla foce dei fiumi che in questi ultimi giorni hanno trascinato verso il mare detriti e sostanze di vario genere. L’allarme, in ogni caso, dovrebbe essere destinato a rientrare in tempi piuttosto brevi.

Quali sono i lidi chiusi
Molte delle spiagge dove non sarà possibile godersi un rilassante bagno in mare nell’immediato si trovano in provincia di Ravenna. Tra le altre vale la pena segnalare il lido di Casalborsetti (che si trova a 100 metri a nord della foce del canale Destra Reno) e i lidi di Marina Romea e il Lido di Savio. Sono due le spiagge dove la balneazione è per ora proibita in provincia di Forlì-Cesena: sono quelle di Savignano (a Savignano sul Rubicone) e quella di San Mauro Mare Nord (nel comune di San Mauro Pascoli).
Attenzione anche alla provincia di Rimini. Nel Riminese le spiagge dove la balneazione per ora non è consentita sono quelle di Viserba-Spina-Sacramora (che si trova ad un centinaio di metri a sud della foce dell’Uso), quella del comune di Bellaria-Igea Marina e infine quella del comune di Riccione che si trova a 50 metri a sud della foce del fiume Marano.