Dalle 15 di oggi, venerdì 29 luglio, si potrà nuovamente fare il bagno in tutte le zone della Riviera Romagnola. Dopo il caso di ieri, aperto due giorni fa in virtù dei valori troppo elevati di Escherichia Coli nelle acque del mar Adriatico, oggi i dati evidenziano il ritorno alla normalità. E così via i divieti: l’estate dei bagnanti può riprendere dopo una pausa di poco più di un giorno. Inizialmente le zone coinvolte dall’Arpae erano 28. Poi già nel tardo pomeriggio di ieri sono scese a 21. Da oggi, invece, il via libera riguarderà tutte le aree della Riviera Romagnola.
L’assessore Irene Priolo: «Indicatori del batterio nella norma»
A spiegare la situazione è stata l’assessore regionale Irene Priolo. «I campionamenti sono stati completati: tutti gli indicatori dell’Escherichia Coli sono rientrati nella norma», ha dichiarato. Da capire ancora le cause dell’innalzamento dei valori, che potrebbero essere legati soprattutto alle temperature delle acque. «Eravamo convinti che il provvedimento sarebbe rientrato rapidamente, possiamo ricondurre quanto avvenuto alle particolari situazioni di questo momento: per la prima volta è stato registrato il superamento di 40-41 gradi in 12 stazioni e questo non avveniva da 60 anni. E mai avevamo avuto una temperatura del mare oltre i 29 gradi», ha continuato Irene Priolo. La norma prevede 500 mpm su 100 millimetri di acqua. Adesso «abbiamo valori fino a 110 ma anche 10, 20 e 30».

L’ipotesi dei tecnici: troppo caldo
Al vaglio dei tecnici restano le possibili cause. Dopo i campionamenti degli ultimi giorni, i ricercatori si interrogano su quali possano essere i motivi che hanno indotto l’aumento dei valori di Escherichia Coli. L’ipotesi più accreditata è che il caldo e l’alta temperatura dell’acqua abbiano creato l’anomalia. Oltre 30 i gradi di media registrati nel mare della Romagna, che ha accusato anche la totale assenza di vento. Il poco ricambio d’acqua, anche a causa della minor immissione da parte dei fiumi, potrebbe aver alterato l’equilibrio dell’Adriatico.
L’assessore Corsini: «Nostre parole d’ordine qualità e sicurezza»
Capitolo turismo. L’Emilia-Romagna ha subito un contraccolpo durante queste ore di divieti? Secondo Andrea Corsini, assessore regionale al turismo, non è così: «Non escludo che ci possano essere state, ma dagli albergatori non abbiamo ricevuto segnali in questo senso, semmai i turisti hanno telefonato per informarsi. turismo della nostra regione ha due parole d’ordine, qualità e sicurezza. Strutture ricettive, contesti urbani e qualità delle acque sono un’eccellenza in Emilia-Romagna». Corsini ha poi proseguito spiegando che nel dossier di Unioncamere nazionale «Emilia Romagna e Molise sono le spiagge più sicure d’Italia. Abbiamo confermato la distanza tra ombrelloni, anche se avremmo potuto fare diversamente, abbiamo puntato su qualità e sicurezza».
