Disney taglia 7 mila posti di lavoro: persi 2 milioni di abbonati

Fabrizio Grasso
09/02/2023

Primo calo degli abbonati per Disney+, che perde 2 milioni di utenti. Annunciato per questo il taglio di 7 mila posti di lavoro. Ma arrivano Toy Story 5 e Frozen 3.

Disney taglia 7 mila posti di lavoro: persi 2 milioni di abbonati

Disney prospetta una sensibile riduzione del personale. Il Ceo dell’azienda Bob Iger ha annunciato un taglio di 7 mila posti di lavoro, pari al 3,6 per cento dei dipendenti totali. La mossa  rientra in un importante piano di riorganizzazione, che punta a risparmiare circa 5,5 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro) in cinque anni. I licenziamenti intendono far fronte soprattutto alla prima sensibile perdita di abbonati al servizio streaming Disney+ dal lancio internazionale nel 2019. La decisione di Iger non è un fulmine a ciel sereno. Il Ceo aveva annunciato un riassestamento societario già a novembre, quando aveva ripreso il suo posto alla guida dell’azienda.

Disney, i dati del calo negli utenti e le parole del Ceo Bob Iger

I dati dell’ultimo trimestre hanno certificato circa 2,1 milioni di utenti in meno sulla piattaforma Disney+, per un totale di 161,8 milioni. Il servizio streaming della casa di Burbank ha registrato una perdita di 1,5 miliardi di dollari, spingendo Iger ad annunciare un nuovo piano di tagli. «Non è una decisione che prendo alla leggera», ha detto il Ceo in un comunicato. «Rispetto e apprezzo il talento e la dedizione dei nostri dipendenti». L’obiettivo futuro è quello di mettere Disney nelle condizioni di «affrontare le sfide» sul piano economico.

Disney annuncia un taglio di 7 mila lavoratori dopo aver perso 2 milioni di utenti in streaming. Ma arrivano Toy Story 5 e Frozen 3.
Bob Iger, Ceo della Disney, in un recente convegno negli Usa (Getty)

Oltre ai 7 mila licenziamenti, Bob Iger ha annunciato per Disney un’importante ristrutturazione aziendale. Il Ceo intende dare vita a tre tronconi principali, in modo da dare maggior peso a ogni settore. Una parte continuerà ad occuparsi dell’entertainment, con attenzione a film e serie tv per lo streaming. Un’altra si concentrerà sui parchi divertimento e sul merchandising, mentre una terza sezione si concentrerà sullo sport con l’emittente Espn, sempre di proprietà di Iger. «Avremo un approccio ancor più conveniente e coordinato nelle nostre operazioni», ha confermato il Ceo in conferenza con gli analisti. Per la Bbc, la mossa intende rispondere alle recenti critiche del miliardario statunitense Nelson Petz. Fondatore di Train, fondo di investimento e importante finanziatore di Disney, ha criticato il ritorno di Iger proponendosi egli stesso come membro per il Cda.

Da Frozen 3 a Toy Story 5, in arrivo grandi film di animazione

Nonostante i licenziamenti, Disney non intende prendersi pause. In arrivo infatti una serie di produzioni internazionali che vedranno il ritorno di amate saghe di animazione. In lavorazione i sequel di tre dei franchise più popolari negli ultimi decenni. Iger ha annunciato Toy Story 5, il terzo capitolo di Frozen e Zootropolis 2. Si tratta di tre saghe capaci di superare il miliardo di dollari al botteghino internazionale, con Frozen 2 – Il segreto di Arendelle in vetta ai maggiori incassi di animazione di tutti i tempi. Le avventure di Elsa e Anna occupano addirittura il 13esimo posto nella classifica generale, dietro Top Gun: Maverick. La scelta di puntare su progetti dal successo garantito non è casuale. Le ultime uscite, da Lightyear a Strange World fino a Encanto, hanno deluso sia in termini di incassi sia di critica.

Disney annuncia un taglio di 7 mila lavoratori dopo aver perso 2 milioni di utenti in streaming. Ma arrivano Toy Story 5 e Frozen 3.
Disney+ ha perso 2 milioni di utenti nell’ultimo trimestre (Getty)