Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Italia

Disco rosso

La riapertura dei locali notturni al 35 per cento ha scatenato il braccio di ferro nel governo. Per Salvini e il centrodestra la scelta è «senza senso economico e sanitario». Dello stesso avviso Briatore: «Attività criminalizzata. Temo che ci saranno dei casini».

7 Ottobre 2021 11:417 Ottobre 2021 17:21 Giovanni Sofia
Caos nella maggioranza sulla riapertura delle discoteche: per Salvini e il centrodestra sconveniente la soglia del 35 per cento

Sono rimasti gli ultimi, o forse lo sono sempre stati. Già, perché nella lista delle riaperture le discoteche non sono mai comparse, al massimo rimaste in fondo, comunque ben nascoste. Snobbate di continuo, quasi non si trattasse di un settore in cui, al netto di cocktail e balli, trovano sostentamento migliaia di famiglie. Dai proprietari ai camerieri, passando per stagionali e impiegati alla sicurezza o al guardaroba, in ballo ci sono circa 400 milioni di euro. Tale sarebbe stato il giro d’affari nel 2019, ultimo anno utile prima dei singhiozzi dovuti alla pandemia, secondo PagellaPolitica.it. Davanti a tali cifre e a due anni di tira e molla tra gestori e autorità, il parere del Cts non può soddisfare i proprietari. Interrogato dal governo sull’opportunità di riaprire le sale da ballo in vista del Consiglio dei ministri odierno, infatti, il comitato tecnico scientifico avrebbe dato l’ok per le zone bianche, a patto di non superare il 35 per cento della capienza totale al chiuso, il 50 all’aperto.

Speranza tiene chiuse le discoteche, la Lamorgese multa i poliziotti che esprimono il loro pensiero. E intanto in Italia succede di tutto… pic.twitter.com/QMNTU6QU9R

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 3, 2021

Discoteche, braccio di ferro nel governo sulle riaperture

Numeri giudicati troppo bassi dai diretti interessati, che hanno aperto l’ennesimo squarcio all’interno della maggioranza. E se i proprietari hanno parlato di aperture «inutili e sconvenienti a tali condizioni», La Lega compatta, stavolta, sul fronte dell’opposizione interna al Governo, ha fornito loro una spalla affidabile. Dal leader Matteo Salvini, «presa in giro senza senso scientifico, sanitario ed economico», al governatore della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, «antieconomico», nel Carroccio il coro è unanime. Dallo stesso lato della barricata si è aggiunta anche Forza Italia: «La percentuale, non solo per le discoteche, deve aumentare», ha commentato Anna Maria Bernini presidente dei senatori azzurri. Dall’altra parte, a ribadire il suo mantra, c’è il ministro della Salute Roberto Speranza: «Salute al primo posto. Stiamo procedendo lungo un percorso che mesi fa era impensabile. Dobbiamo mantenere la gradualità nelle decisioni».

La riapertura delle #discoteche al 35% della capienza al chiuso è insufficiente. Che si affronti finalmente il tema è un segnale importantissimo, ma lo scetticismo dei gestori è comprensibile.

— Anna Maria Bernini 🇮🇹 (@BerniniAM) October 6, 2021

Discoteche, Flavio Briatore: «Scelte prese da bigotti»

Nel dibattito si è inserito a gamba tesa anche il Flavio Briatore, storico proprietario del Billionaire: «Ho l’impressione che chi parli in questi termini non sia mai entrato in una discoteca, sono dei bigotti», ha dichiarato sulle pagine Corriere della Sera. Allargando il raggio delle problematiche, ha aggiunto: «Se ho mille persone alla porta e devo sceglierne 350, come faccio? Così, si aumenta solo il rischio di abusi». E via con i numeri: «È una presa in giro, in questo modo si fanno saltare 3 mila aziende e 200mila persone. La verità è che la discoteca viene criminalizzata, altrimenti non si spiega la disparità di trattamento con gli stadi, i cinema e le metropolitane». Per chiudere, un presagio poco confortante: «Temo che ci saranno dei casini». Lo ha seguito, sulle colonne online dell’Adn Kronos, il noto Dj Claudio Cecchetto: «Credo che sappiano essere molto attenti. Ma ormai è uno sport nazionale quello di dare sempre la responsabilità alle discoteche per qualsiasi cosa. È una cosa che succedeva anche quando ho iniziato, molti anni fa, a fare il disk jockey. Se è il primo passo, meglio fare in fretta il secondo».

Anita Ferrari, madre di Elena di Cioccio, raccontata dalla figlia
  • Gossip
Anita Ferrari, chi era la madre di Elena Di Cioccio (nelle parole della figlia)
«Era indomita e fragile allo stesso tempo, era dotata di coraggio, forza e determinazione unici». Le parole dell'attrice sulla mamma morta suicida nel 2016.
Alice Bianco
Mita Medici è una famosa attrice e cantante celebre negli anni'60 anche per la sua storia d'amore con Califano
  • Cultura e Spettacolo
Mita Medici: eta, vita privata e amore con Franco Califano
Da ragazza del piper ad attrice apprezzata, ha recitato per il cinema e la tv e condotto programmi come Canzonissima. È stata uno dei grandi amori del Califfo che nel 2020 ha voluto omaggiare interpretando le sue canzoni e poesie.
Gerarda Lomonaco
Riscopriamo insieme i successi professionali e personali del cantante Franco Simone, autore del successo Respiro
  • Cultura e Spettacolo
Franco Simone: età, canzoni, moglie e figli del cantante di Respiro
Fiume grande, Tu..e così sia e Tentazione tra i suoi brani più noti. L'artista ha partecipato due volte al Festival di Sanremo, nel 1974 e nel 1985.
Elena Mascia
Un Ufficiale giudiziario dietro le quinte della trasmissione Belve per un pignoramento a Heather Parisi. E' ancora battaglia con Lucio Presta
  • Gossip
Lucio Presta: «Querelerò di nuovo Heather Parisi o pubblicherò il bonifico»
Una battaglia legale senza fine quella tra il manager e la showgirl. Il primo minaccia una nuova querela.
Elena Mascia
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021