È il giorno del discorso di Vladimir Putin sullo stato della nazione all’Assemblea federale russa. Davanti a entrambe le camere del Parlamento e a quasi un anno dall’invasione dell’Ucraina, il presidente russo ha attaccato l’Occidente, ribadito di voler continuare sistematicamente l’offensiva, ringraziato il suo popolo per il coraggio e la determinazione e ricordato gli aiuti inviati all’Italia durante la pandemia. Alla cerimonia erano presenti un migliaio di invitati tra legislatori, senatori, membri del governo, alti funzionari dell’amministrazione presidenziale, capi dell’ufficio del procuratore generale, membri di corti costituzionali e supreme, capi di regioni ed esponenti religiosi.
Il discorso di Putin
Questo l’incipit dell’intervento di Putin: «Abbiamo fatto il possibile per risolvere la questione del Donbass in modo pacifico. Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbass, dove già avevano fatto bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell’Onu. Sono stati loro a iniziare la guerra, noi usiamo la forza per fermarla». E assicura: «La Russia continuerà sistematicamente l’offensiva in Ucraina».
L’attacco all’Occidente
Quindi i numerosi attacchi all’Occidente e alla Nato, rei di aver «preso in giro le sue persone» e aver giocato «con carte false» per ingannare Mosca – che «voleva una soluzione pacifica per evitare l’intervento militare». E ancora: «Il popolo ucraino è ostaggio del regime dell’Occidente, che per decenni ha saccheggiato le sue risorse e portato il popolo alla povertà. L’Occidente usa l’Ucraina come una piazza d’armi, come un poligono contro la Russia». A queste parole è seguita la minaccia di utilizzare armi più potenti in caso di allargamento del conflitto: «Più verranno forniti sistemi a lungo raggio all’Ucraina, più saremo costretti a tenere lontana la minaccia dai nostri confini. L’Occidente vuole portare un conflitto locale a una dimensione globale, e noi reagiremo». Dopo aver ribadito l’impossibilità di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia, è tornato a parlare del nucleare: «La forza di deterrenza nucleare della Russia è dotata al 90 per cento di armi avanzate, un livello che dovrebbe essere esteso all’intero esercito». E ancora: «Abbiamo progetti di armi che superano come caratteristiche quelle dell’Occidente».

La minaccia del nucleare e la sospensione dello Start
Sempre a proposito di nucleare, il leader del Cremlino ha annunciato che la Russia sospenderà l’applicazione dello Start, l’ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Stati Uniti. Questo perché non può permettere agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi mentre Washington è intenta ad infliggere «una sconfitta strategica» a Mosca. «Sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo», ha sottolineato.
«La famiglia è l’unione fra un uomo e una donna»
Nel suo discorso, Putin non ha mancato di attaccare i diritti LGBTQ+ ribadendo che la famiglia, come scritto « in tutte le sacre scritture che oggi vengono messe in dubbio», è l’unione tra un uomo e una donna. «Milioni di persone in Occidente stanno andando verso una catastrofe spirituale, è una follia. Noi dobbiamo difendere i nostri figli dal degrado e dall’estinzione. Perdona loro, Signore, perché non sanno quello che fanno…. Ci sono anche preti che approvano i matrimoni omosessuali», ha aggiunto.

Gli aiuti Covid all’Italia
Dopo aver ringraziato il suo popolo, chiesto un momento di silenzio in memoria del caduti russi in guerra e annunciato la costituzione di un fondo speciale «per l’assistenza mirata alle famiglie dei soldati morti e dei reduci dell’operazione militare speciale», ha ricordato gli aiuti forniti all’Italia durante l’emergenza sanitaria: «La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, non deluderà nessuno e sosterrà sempre i suoi partner in situazioni difficili. Lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto».