«Più diritti ai rifugiati che ai non vaccinati», il messaggio di Virginia Raggi nella chat M5s

Redazione
09/03/2022

«Nessuno sarà lasciato indietro, sempre che abbia il Green Pass», ha scritto la ex sindaca di Roma.

«Più diritti ai rifugiati che ai non vaccinati», il messaggio di Virginia Raggi nella chat M5s

«Un turista e un rifugiato, non vaccinati, possono viaggiare, prendere mezzi pubblici, andare al ristorante, al museo, al teatro, mentre migliaia di lavoratori non vaccinati stanno a casa senza lavoro e senza stipendio». Come riporta Repubblica, questo messaggio è stato scritto da Virginia Raggi in una chat grillina lo scorso venerdì, nel bel mezzo della guerra scatenata dalla Russia, che ha costretto tantissimi ucraini a cercare rifugio all’estero. Il messaggio, letto dal quotidiano romano, si chiude così: «Se poi passa il salario minimo, il principio “nessuno sarà lasciato indietro” diventerà “nessuno sarà lasciato indietro, sempre che abbia il Green Pass».

«Più diritti ai rifugiati che ai non vaccinati», il messaggio di Virginia Raggi nella chat del Movimento 5 Stelle.
Rifugiati ucraini (Omar Marques/Getty Images)

Alla chat partecipa anche il marito della ex sindaca di Roma, che ha commentato così il post con cui la Regione Lazio ha annunciato l’apertura dell’hub vaccinale di Termini agli ucraini in fuga dalla guerra: «Questi non stanno bene…», ha scritto Andrea Severini.

«Più diritti ai rifugiati che ai non vaccinati», il messaggio di Virginia Raggi nella chat del Movimento 5 Stelle.
Virginia Raggi insieme al nuovo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri (ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Virginia Raggi, sconto con il deputato Francesco Silvestri sull’obbligo vaccinale per over 50

Questi messaggi, spiega Repubblica (definito nella stessa chat «un giornale sempre più vomitevole» dall’ex consigliere comunale Angelo Dario), sono arrivati dopo una discussione tra Virginia Raggi e Francesco Silvestri, il deputato che ha coordinato la sua ultima campagna elettorale, a proposito dell’obbligo vaccinale per gli over 50. Da una parte Silvestri, che chiede una call per parlare in privato con l’ex inquilina del Campidoglio, dall’altra parte Raggi, che risponde: «Possiamo pure farla. Come in call ci siamo sentiti con il Municipio II e III e dove tu e Manuel Tuzi (altro deputato romano, ndr) avete sostenuto che eravate contro l’obbligo vaccinale. Ma poi quello che conta è il voto in aula…», che poi è andato in senso contrario. «Per me quello che conta sono le interlocuzioni interne e l’indicazione del Movimento finale verso il gruppo», scrive Silvestri. Poi l’appello di Raggi: «Mi rivolgo ai parlamentari presenti in chat: avallare la sospensione dello stipendio e dei mezzi di sussistenza a chi non vuole vaccinarsi e allo stesso tempo sostenere il diritto al salario minimo è un controsenso che sa di dissociazione mentale grave..». L’obbligo è poi diventato legge.