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Dino Baggio dopo la morte di Vialli: «Investigare su ciò che prendevamo»

L’ex centrocampista 51enne ha voluto ricordare l’amico e compagno di squadra, scomparso il 6 gennaio scorso. Poi, però, si è lasciato andare a una riflessione che ha fatto discutere sulle sostanze utilizzate negli anni ’90: «Ho paura anche io, sta succedendo a troppi calciatori. Prendevi robe normali ma poi bisogna vedere se col tempo riesci a buttarle fuori».

17 Gennaio 2023 15:1417 Gennaio 2023 16:19 Redazione
Dino Baggio dopo la morte di Vialli: «Doping c'è sempre stato, investigare su ciò che prendevamo». L'ex centrocampista: «Ho paura, sta succedendo a troppi calciatori»

A 11 giorni dalla scomparsa di Gianluca Vialli, indimenticato bomber di Sampdoria, Juventus e nazionale italiana, l’ex compagno di squadra Dino Baggio torna a parlarne. Ma le sue dichiarazioni hanno acceso un grande dibattito, perché l’ex centrocampista ha parlato anche di «sostanze» che i calciatori hanno «preso in quel periodo». Baggio è intervenuto durante la trasmissione Tuttincampo Spogliatoi, in onda su Tv7 Triveneta e ha sganciato una vera e propria bomba sul calcio italiano: «Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se certi integratori col tempo hanno fatto male. Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori». Dalla frase successiva, però, resta il dubbio che Dino Baggio potrebbe avere inteso l’antidoping, perché spiega che «negli anni prima il doping non c’era e potevi prendere ciò che volevi».

Dino Baggio dopo la morte di Vialli: «Doping c'è sempre stato, investigare su ciò che prendevamo». L'ex centrocampista: «Ho paura, sta succedendo a troppi calciatori»
Dino Baggio con la maglia del Parma (Getty)

Baggio sul doping: «Non robe strane, ma chissà se col tempo le butti fuori»

Dino Baggio oggi ha 51 anni, ma negli anni ’90 è stato un centrocampista di alto profilo della nazionale italiana, di Inter, Parma, Lazio e Juventus. Le sue parole sul doping hanno aperto un grande dibattito sui media e sui social. Su Tv7 Triveneta ha dichiarato: «Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso, investigare sulle sostanze prese in quei periodi. Non so se sia dovuto a questo ma il doping c’è sempre stato, bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no. Sta succedendo a troppi calciatori. Negli anni miei c’era il doping, dovevi farlo tutte le settimane. Non prendevi robe strane, prendevi robe normali ma poi bisogna vedere se col tempo riesci a buttarle fuori o restano dentro. Poi tanti hanno parlato dell’erba dei campi e dei prodotti che utilizzavano, che davano dei problemi».

Il ricordo di Vialli: «Uomo spogliatoio andato via troppo presto»

L’intervento sul doping è nato durante il ricordo di Gianluca Vialli, scomparso a 59 anni dopo una lunga battaglia contro un cancro al pancreas. «È andato via troppo presto dalle nostre vite. Ho un ricordo meraviglioso di Gianluca, era un uomo spogliatoio e aveva voglia di far crescere i giovani. Ero in squadra con lui quando avevo 21 anni e spendeva sempre una parola buona nei nostri riguardi».

Dino Baggio dopo la morte di Vialli: «Doping c'è sempre stato, investigare su ciò che prendevamo». L'ex centrocampista: «Ho paura, sta succedendo a troppi calciatori»
Un 11 della Juventus nella stagione 1992/1993: Dino Baggio è il terzo in alto da sinistra, Gianluca Vialli il secondo in basso da destra (Getty)

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