Secondo la professoressa Laura Di Renzo, Direttore della Scuola di Specializzazione in Scienza dell`Alimentazione dell`Università di Roma Tor Vergata, «solo il 43 per cento degli italiani, rappresentato dal 53,1 per cento degli adulti tra i 55 e 64 anni e solo dal 32,8 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni, segue ancore le regole della cucina tradizionale, e quindi mediterranea, mentre il 23 per cento delle persone, delle quali il 31 per cento giovani adulti e il 16 per cento di soggetti tra i 55 e i 64 anni, preferisce seguire la dieta occidentale, ovvero ad alto consumo di carne. Un italiano su tre, infine, segue una dieta povera di frutta e verdura».
I benefici della dieta mediterranea
Evidenti i dati sull’associazione tra aderenza alla dieta mediterranea e riduzione della mortalità. Secondo una metanalisi condotta dal Professor Sofi, si parla di meno 9 per cento della mortalità complessiva; meno 9 per cento per patologia cardiovascolare; meno 6 per cento per tumore; meno 13 per cento per malattie di Parkinson e Alzheimer. L’aumento di 2.7 unità dell’Indice di Adeguatezza Mediterranea (MAI) è inoltre associato a una diminuzione di mortalità per patologie cardiovascolari del 26 per cento in 20 anni e del 21 per cento in 40 anni.
La dieta mediterranea aiuta ad allungare l’aspettativa di vita
«È possibile affermare che la dieta mediterranea svolge un ruolo fondamentale nella longevità e nella qualità della vita. Seguire questo tipo di regime alimentare non implica un aumento della spesa alimentare per il singolo consumatore. E analisi economiche a supporto delle pianificazioni sanitarie, politiche ed economiche, dimostrano che, tra gli interventi nutrizionali, la dieta mediterranea, insieme al cambiamento dello stile di vita, comporta il miglior rapporto costi-benefici» conclude Di Rienzo.
Mangiare bene conviene anche alla collettività
Gli interventi di prevenzione con la dieta mediterranea, mostrano benefici per tutte le cause di mortalità e in particolare per patologie cardiache e hanno un costo differenziale di 283 euro e un rapporto costo/beneficio di 4000 euro per eventi non fatali. Il costo per anno di vita è estremamente diverso: nel caso di terapia farmacologica con beta-bloccante o statine 2000-5500 euro; nel caso di bypass coronarico 25.000 euro; con la dieta mediterranea solo 900 euro.