Faccia a faccia Macron-Le Pen: 50 anni di dibattiti presidenziali in tv

Redazione
20/04/2022

Macron e Le Pen si sfidano davanti alle telecamere per la seconda volta. Dal primo scontro televisivo tra Giscard d'Estaing e Mitterand del 1974 a oggi: mezzo secolo di dibattiti presidenziali.

Faccia a faccia Macron-Le Pen: 50 anni di dibattiti presidenziali in tv

Mercoledì sera alle 21 andrà in onda su Tf1 e France 2 la resa dei conti tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Il faccia a faccia in vista del secondo turno delle Presidenziali del 24 aprile in realtà è più una partita di ritorno. La leader di Rassemblement National deve fare dimenticare il flop di cinque anni fa che segnò la sua sconfitta prima mediatica poi politica. Il dibattito verterà sui temi caldi della campagna elettorale: dal potere d’acquisto, cavallo di battaglia di Le Pen, al welfare e alla riforma delle pensioni, poi la politica internazionale, l’istruzione, la sicurezza.

Gli ultimi sondaggi danno Macron in testa con il 55 per cento

Stando all’ultimo sondaggio Ifop-Fiducial per LCI, Paris Match e Sud Radio, Macron mantiene il vantaggio nelle intenzioni di voto con il 55 per cento contro il 45 di Le Pen. Che questa volta dovrà vestire i panni della statista. Macron, a detta dei suoi consiglieri, dovrà invece cercare di essere meno ingessato e più umile. E al contempo distruggere l’immagine casalinga che in questi anni Le Pen si è costruita.

Mezzo secolo di dibattiti presidenziali in tv

Il faccia a faccia televisivo tra i due candidati al ballottaggio è da 50 anni una tradizione in Francia. E spesso ha pesato sulle urne.

la storia dei dibattiti presidenziali francesi
François Mitterand e Valéry Giscard d’Estaing.

1974, François Mitterand vs Valérie Giscard d’Estaing

Il primo dibattito presidenziale dal vivo risale al 1974 e vide scontrarsi il socialista François Mitterrand e il repubblicano indipendente Valéry Giscard d’Estaing. Il faccia a faccia è ricordato soprattutto per una frase di Giscard d’Estaing. Alla tesi di Mitterand secondo cui la ridistribuzione della ricchezza dovrebbe essere «una questione di cuore, non solo di intelligenza», rispose: «Lei non ha il monopolio del cuore, signor Mitterrand». Finì con la vittoria di Giscard d’Estaing: 50,81 contro 49,19 per cento.

1981, Giscard d’Estaing vs Mitterand

I due si scontrarono sette anni dopo, nel 1981. Dopo qualche battibecco sul tasso di cambio tra franco e marco, Mitterand trovò la sua vendetta etichettando Giscard d’Estaing come «l’uomo del passato». Il socialista questa volta ebbe la meglio: 51,8 per cento contro il 48,2 del presidente uscente.

1988, Mitterand vs Jacques Chirac

Nel 1988 Mitterand affrontò in televisione Jacques Chirac, primo ministro repubblicano. Chirac si ostinava a chiamare lo sfidante Monsieur Mitterand per sottolineare come in quella occasione fossero alla pari: «Stasera non sono il primo ministro e tu non sei il presidente della Repubblica. Siamo solo due candidati». Il presidente uscente lo freddò con un: «Ha perfettamente ragione, signor primo ministro». Fu rieletto con il 54,02 per cento di preferenze.

Faccia a faccia Macron-Le Pen: 50 anni di dibattiti tv in Francia
Jacques Chirac e Lionel Jospin.

1995, Chirac vs Lionel Jospin

Il 1995 vide sfidarsi davanti alle telecamere Chirac e il socialista Lionel Jospin. Questa volta il repubblicano ebbe la meglio anche se il duello televisivo è ricordato come uno dei più soporiferi (e corretti) della storia. L’unica battuta degna di nota arrivò da Jospin che impegnato nella campagna per ridurre il mandato presidenziale a cinque anni si disse convinto che il Paese avrebbe sicuramente preferito «cinque anni di Jospin che sette anni di Chirac». Si sbagliava e il paese decise diversamente. Chirac vinse con il 52,64 per cento.

storia dei dibattiti presidenziali francesi
Jean-Marie Le Pen.

2002, il gran rifiuto di Chirac a Jean-Marie Le Pen 

Nel 2002 non si tenne alcun faccia a faccia. Dopo il terremoto politico dovuto all’avanzata di Jean-Marie Le Pen arrivato al second turno, Chirac si rifiutò di discutere con il leader del Front National. «Di fronte all’intolleranza e all’odio, nessun compromesso, nessun dibattito è possibile. Bisogna avere il coraggio delle proprie convinzioni», dichiarò il presidente uscente vincendo con l’82,21 per cento dei consensi grazie al fronte anti lepenista che si era costituto.

2007, Ségolène Royal vs Nicolas Sarkozy

Il 2007 è l’anno dello scontro tv tra Ségolène Royal, prima donna ad arrivare al secondo turno, e Nicolas Sarkozy. Tra la socialista e il leader dell’Ump i toni si accesero quando Sarkozy la invitò a calmarsi e «smetterla di puntargli il dito contro». «Non mi calmerò», rispose lei. E lui: «Per essere presidente della Repubblica bisogna essere calmi». «No quando si è di fronte a una ingiustizia. Una sana rabbia corrisponde alla sofferenza delle persone. E questa è la rabbia che avrei da presidente». Royal non convinse i francesi che mandarono all’Eliseo Sarkò con il 53,06 per cento.

Presidenziali Francia: Faccia a faccia Macron-Le Pen: 50 anni di dibattiti tv in Francia
François Hollande e Nicolas Sarkozy.

2012, Sarkozy vs François Hollande

Sarkozy si scontrò poi con François Hollande nel 2012. In cerca di riconferma il presidente uscente non risparmiò colpi allo sfidante socialista arrivando a definirlo «piccolo calunniatore». Hollande che si era impegnato durante tutta la campagna per dare un’immagine rassicurante di sé non abboccò alla provocazione e rispose con tre minuti di dichiarazioni che cominciavano tutte con: «Da presidente della repubblica io…», lasciando senza parole Sarkozy. E vincendo col 51,64 per cento.

2017, Emmanuel Macron vs Marine Le Pen

Arriviamo al 2017 e al primo faccia a faccia tra Macron e Le Pen. Eccessivamente aggressiva, la leader di Rassemblement National perse lucidità brandendo gli appunti. Macron ebbe gioco facile a ribattere punto per punto. All’accusa rivoltagli da Le Pen di essere «il candidato della globalizzazione incontrollata, dell’uberizzazione, della precarietà sociale» mentre lei era la «candidata del popolo», Macron rispose secco: «Lei ha, comunque, ha ampiamente dimostrato di non essere la candidata della finezza».