Un diamante è per sempre. Soprattutto se pesa 1098 carati. La pietra grezza, rinvenuta in Botswana, è stata mostrata al presidente nazionale Mokgweetsi Masisi dall’azienda di diamanti Debswana a due settimane di distanza dalla scoperta. Secondo le stime, riportate in un articolo della Bbc, si tratta della terza gemma più grande al mondo, essendo inferiore solo a Lesedi La Rona (rinvenuto sempre in Botswana nel 2015) e al diamante Cullinan, scoperto in Sudafrica agli inizi del Novecento. La pietra è stata ritrovata nella miniera del Jwaneng, nel Sud del paese, e attende ora di essere ufficialmente nominata. «Si tratta del più grande diamante recuperato da Debswana in oltre 50 anni di attività», ha spiegato Lynette Armstrong, amministratore delegato ad interim della Debswana Diamond Company. Sin dalla fondazione, la società ha sempre lavorato in associazione con la De Beers e con il governo del Botswana, tanto che fino all’80 per cento del profitto ricavato delle vendite finisce nelle casse dello Stato attraverso un sistema di dividendi, royalties e tasse. Il ministro dei Minerali del Botswana, Lefoko Moagi, ha affermato che l’ultima scoperta non sarebbe potuta arrivare in un momento migliore per il Botswana, dopo che la pandemia aveva causato il crollo delle vendite di diamanti lo scorso anno. Come afferma la Debswana Company, non è stata ancora presa una decisione se venderla tramite il gigante mondiale De Beers o affidarla alla Okavango Diamond Company, di proprietà statale.

Lesedi La Rona e il Cullinan: i diamanti da record
Sul podio dei gioielli più grandi (e preziosi) al mondo, la nuova scoperta si piazza immediatamente alle spalle di Lesedi La Rona, diamante di 1111 carati grande poco meno di una pallina da tennis. Venduto per 57 milioni di dollari alla Graff Jewelry, fu ritrovato sei anni fa in una miniera di Karowe assieme ad altre due pietre preziose più piccole, della dimensione rispettivamente di 374 e 813 carati. Niente a che vedere però con il leader indiscusso di questa classifica, il diamante Cullinan. Il nome deriva da Thomas Cullinan, proprietario della miniera Premier in Sudafrica, in cui fu scoperto nel 1905. Il governo sudafricano due anni dopo offrì la pietra a Edoardo VII re d’Inghilterra, in occasione del suo 66esimo compleanno, come segno di gratitudine per l’autonomia recentemente acquisita. Il taglio della pietra fu affidato a Joseph Asscher che, il 10 dicembre 1908, decise di fenderla in tre parti poi affidate a Henri Koe. Il Cullinan fu quindi frazionato in nove enormi diamanti, dando vita alla “Grande stella d’Africa” e al “Lesser Star of Africa”, entrambi esposti nella Torre di Londra con tutti i gioielli della Corona britannica. Il primo è un diamante a goccia di 530,20 carati con 74 sfaccettature e orna lo scettro imperiale, mentre il secondo, dal peso di 317,40 carati, giganteggia con le sue 66 sfaccettature sulla corona d’Inghilterra.
