Luigi Di Maio è stato scelto come nuovo inviato dell’Unione Europea per il Golfo Persico. La nomina è stata ufficializzata dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. «Dopo un’attenta valutazione, considero Luigi Di Maio il candidato più adatto», ha scritto nella lettera inviata agli Stati membri per indicare la nomina dell’ex ministro degli Esteri. «I suoi ampi contatti con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato. Dobbiamo mantenere lo slancio del nostro impegno rafforzato con il Golfo. Conto sul sostegno a Di Maio per attutale la nostra partnership strategica con i partner del Golfo».

“Veto” italiano e Qatargate: la nomina era stata sospesa
Borrell nella lettera ricorda di avere proposto il 28 luglio 2022 «l’istituzione di un rappresentante speciale dell’Ue per il Golfo» e di aver «invitato gli Stati membri a proporre candidati per questo nuovo ruolo». Il panel dei tecnici che aveva ricevuto mandato da Bruxelles di fornire un proprio parere aveva ritenuto Di Maio il candidato migliore a ricoprire l’incarico già a novembre, “pescato” da una quaterna di cui facevano parte anche il cipriota Markos Kyprianou, l’ex inviato dell’Onu in Libia Jan Kubis e l’ex ministro degli Esteri greco e commissario europeo Dimitris Avramopoulos. A quel punto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani si era affrettato a sottolineare come Di Maio fosse stato indicato dal governo precedente (Draghi) e non dall’esecutivo Meloni appena insediatosi, caldeggiando l’opzione-Avramopoulos. Più che il “veto” italiano, a rallentare il processo di selezione è stato però il Qatargate, scoppiato il 9 dicembre. Adesso la nomina.
Tajani: «Non è il candidato del governo italiano»
«È una scelta legittima di Borrell, nelle sue facoltà di Alto rappresentante Ue», ha detto Tajani a Mezz’ora in più a proposito dell’indicazione di Di Maio come inviato Ue per il Golfo, ribadendo che comunque «non è il candidato del governo italiano». Nonostante i malumori dell’esecutivo, dovuti al fatto che Di Maio sia il nome fatto dal Governo Draghi, Borrell – a cui spetta in modo esclusivo il potere di nomina – ha deciso di formalizzare la scelta. La sua lettera dà inizio alla fase di selezione, successiva a quella meramente tecnica, che ha visto l’ex ministro degli Esteri italiano superare i candidati concorrenti. La ratifica della nomina, scrive l’Ansa, deve essere vidimata dai 27 Stati membri: non è prevista domani in occasione del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo e, in ogni caso, non si avrà in tempi brevissimi.

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La Lega: «Un insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba»
Di Maio sarà in carica dal primo giugno 2023 al 28 febbraio 2025, dunque per un periodo iniziale di 21 mesi. «Gli italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba», commentano fonti della Lega dopo l’indicazione, da parte di Borrell, di Di Maio inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico.