Di Maio in Ucraina: «Italia tra i paesi che hanno aiutato di più»

Debora Faravelli
25/08/2022

Il titolare della Farnesina ha incoraggiato Kiev a continuare nella sua resistenza contro la Russia ribadendo che «non sta difendendo solo se stessa ma anche l'intera Europa».

Di Maio in Ucraina: «Italia tra i paesi che hanno aiutato di più»

«Oggi sono qui per portare il sostegno del nostro paese. Bisogna fermare immediatamente questa atroce guerra, dobbiamo ricercare con tutte le forze la pace». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante la sua visita in Ucraina, in cui incontrerà anche il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo Dmytro Kuleba.

Luigi Di Maio in Ucraina

L’esponente del governo italiano si appresta a recarsi nella capitale dopo aver visitato Irpin, «una città totalmente distrutta e rasa al suolo» simbolo delle atrocità della guerra che «in Italia qualcuno ancora nega». Dopo aver dichiarato che il nostro è stato tra i paesi che hanno dato più aiuti alla resistenza ucraina, ha confermato le intenzioni dell’esecutivo di continuare a dare la massima vicinanza al popolo e al governo del paese. Anche perché, ha sottolineato, «gli ucraini non stanno difendendo solo la loro libertà ma quella di tutta l’Europa».

Per questo «non potevamo che aiutare queste persone e fornire loro tutto l’aiuto possibile per difendersi dall’invasore, che è la Russia». Il governo italiano, ha proseguito, ha scelto di stare dalla parte di questo stato, che ha tutto il diritto di difendere la sua sovranità e la sua integrità. «Nel difendere l’Europa, non possiamo che incoraggiarli a continuare», ha aggiunto.

«Mi auguro che dopo le elezioni si continui a sostenere l’Ucraina»

Quanto alle possibili posizioni del nuovo governo che nascerà dopo le elezioni del 25 settembre, Di Maio si è augurato che non cambi nulla e che si continui a sostenere Kiev con tutte le forze possibili. Perché, ha ribadito, «è la frontiera dell’Europa e non sta difendendo solo se stesso». A proposito infine del riconoscimento all’Ucraina dello status di paese candidato a entrare nell’Unione Europea, il ministro ha parlato di «passo fondamentale di vicinanza e di incoraggiamento» e sottolineato che la visita del premier Mario Draghi dello scorso giugno è stata determinante in questo senso.