Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank e il crollo di Credit Suisse, i mercati europei sono stati scossi dalle banche tedesche. Deutsche Bank è arrivata a cedere il 14 per cento alla borsa di Francoforte nel corso della mattinata di oggi, venerdì 24 marzo, e Commerzbank ha perso il 4. Una discesa rapida che arrivo dopo settimane difficili, con le azioni della banca tedesca ad aver perso un quarto del proprio valore. E insieme ai gruppi tedeschi hanno rallentato tutte le altre banche. In Italia Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno perso il 2,4 e il 4 per cento. Nel primo pomeriggio è stata la presidente della Bce, Christine Lagarde, a rassicurare tutti: «Il nostro settore bancario è resiliente, con posizioni di capitale e liquidità forti».

Deutsche Bank ha riacquistato 1,5 miliardi di dollari di bond
Il gruppo bancario tedesco ha perso terreno per il terzo giorno consecutivo ed è arrivato, nel corso della mattinata, fino a -15 per cento prima di risalire a -10. Il prezzo delle azioni di Deutsche Bank è crollato a 8,06 euro, il minimo toccato dallo scorso ottobre a oggi. La banca ha reagito annunciando l’intenzione di rimborsare in anticipo 1,5 miliardi di dollari di bond subordinati Tier 2, con scadenza 2028. Un segno di fiducia che in realtà non ha sortito l’effetto sperato. Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz «Deutsche Bank è una banca molto redditizia, non c’è motivo di preoccuparsi. Il sistema bancario dell’Ue è robusto e sicuro».
Lagarde: «Bce pronta a intervenire se necessario»
Le parole di Scholz sono simili a quelle poi pronunciate da Christine Lagarde. La presidente della Banca centrale europea ha incontrato i leader dei Paesi dell’Ue all’Eurosummit. «La Banca centrale europea segue da vicino le vicende del mercato ed è pronta a intervenire se sarà necessario», ha spiegato Lagarde, che ha parlato di «settore bancario resiliente, con posizioni di capitale e liquidità forti». Nel documento in cui i vertici della Bce evidenziano le conclusioni dell’Eurosummit di Bruxelles si legge che «l’unione bancaria ha rafforzato in modo significativo la resilienza del sistema bancario Ue: esortiamo a continuare gli sforzi per completare la nostra unione bancaria in linea con la dichiarazione dell’eurogruppo del 16 giugno 2022».
Meloni: «C’è un lavoro da fare, ma non ci sono particolari preoccupazioni»
Sulla solidità del sistema bancario europeo è intervenuta anche Giorgia Meloni. La premier a giornalisti spiega: «Mi pare ci sia consapevolezza di un sistema i cui fondamentali sono solidi, non mi pare ci sia particolare preoccupazione. Sicuramente bisogna monitorare, implementare l’Unione bancaria, l’Unione di capitali, la governance, c’è un lavoro che va fatto» Poi sottolinea che «non perché negli ultimi giorni riteniamo che si possa modificare il quadro, ma banalmente perché il sistema ha bisogno degli elementi che mancano per la sua piena forza e capacità di impatto. Ma non mi pare ci sia una particolare preoccupazione per un sistema che è oggettivamente stabile e solido».
