Modalità aereo

Stefania Romani
11/07/2021

È giunto il momento di dimenticare smartphone, computer e mail. Di mettere da parte, per una volta, anche le amate serie tv. Le cinque mete proposte da Tag43 per una vacanza all'insegna della disintossicazione dai dispositivi elettronici.

Modalità aereo

Iper-connessione, smart working, videochiamate, social e persino serie tv e film. Con la bella stagione, le ferie e l’alleggerimento delle restrizioni, è arrivato il momento di prendersi una pausa da tutto questo. Ecco le cinque mete individuate da Tag43, per dimenticarsi dei dispositivi, staccare la spina e godersi la natura in completo relax.

Cinque mete per isolarsi da smartphone e dispositivi elettronici 

1- Riva del Garda: bici, vela e parapendio

Con le vette trentine alle spalle, Riva del Garda si affaccia sulle acque dell’omonimo lago e offre panorami rilassanti, colorati dal bianco delle spiagge, dall’azzurro del Benaco, dal verde di ulivi e palme. Il borgo si dipana all’ombra della Torre Apponale, alta 34 metri, e della Rocca medievale che in inverno si trasforma nella Casa di Babbo Natale. Ed è il punto di partenza ideale per passeggiate in biciletta, per provare vela o windsurf, ma anche arrampicate, canyoning e parapendio. Tutte attività per cui non serve necessariamente lo smartphone.

 

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2- Campello sul Clitunno, lungo la via dei pellegrini

Defilata rispetto ai circuiti più gettonati, Campello sul Clitunno, in provincia di Perugia, si trova lungo la via Francigena, il tracciato che nel medioevo portava i pellegrini a Roma da tutta Europa. Nel silenzio delle colline umbre, dove sorgono le mura trecentesche che racchiudevano il centro, sviluppatosi attorno al castello voluto dal barone Rovero di Champeaux, si possono seguire sentieri avvolti dai profumi del bosco, che portano a gioielli d’arte come la chiesa della Madonna della Bianca e il tempietto del Clitunno, oltre alle locali meraviglie naturalistiche.

3- A cavallo sul litorale Domizio

È nata nelle ex cave di sabbia lungo il litorale Domizio, un tratto di costa campana che scorre da Capo Miseno, nel napoletano, alla foce del Garigliano, in provincia di Caserta: la prima oasi naturale della Campania è un esempio di rigenerazione ambientale che accoglie un turismo sostenibile. L’area comprende anche un vasto tratto di entroterra e permette di fare birdwatching, passeggiate a piedi e a cavallo, sport acquatici che vanno dalla vela al kajak, passando per il wakeboard. E si può pedalare anche di notte, grazie alla pista ciclabile luminescente più lunga d’Europa.

4- La campagna ragusana, tra meditazione e buona cucina

Una Sicilia defilata, nella campagna ragusana, fra vigne e colture di grano antico, è l’ideale per ricaricare le pile a contatto con la natura. I suoi ritmi allentati sono perfetti per accostarsi allo yoga, per i picnic all’aria aperta e le passeggiate fra i profumi mediterranei. Qui si possono prendere anche le lezioni di cucina, utili per riprodurre, al rientro in città, i piatti più caratteristici dell’isola. Qualche esempio? I cannoli, i pomodori essiccati e la scaccia, focaccia ripiena tanto amata a Ragusa e dintorni.

5- Su Giudeu, piedi nudi in riva al mare

La costa meridionale della Sardegna vanta scorci incontaminati, a tratti selvaggi, modellati dalle dune di sabbia che si fanno largo fra ginepro, mirto, elicriso. Nel cagliaritano la spiaggia di Su Giudeu offre proprio questo tipo di contesto, ideale per fare lunghe camminate a piedi nudi, fra lo sciabordio delle onde e gli aromi della macchia che si mescolano alle zaffate di salsedine.

 

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