Un caso che sta scioccando il mondo intero. Lashawn Thompson, detenuto nella prigione di Atlanta della contea di Fulton, è morto mangiato vivo da insetti e cimici. Il 35enne stava scontando una pena per un reato minore, e a causa di alcuni suoi problemi di salute mentale diagnosticati, è stato trasferito nel reparto psichiatrico del carcere. A pubblicare le foto della cella è stato l’avvocato della famiglia, Michael D. Harper, confermando che la cella era infestata da cimici e altri insetti che mangiavano vivo il giovane detenuto.

Lashawn Thompson divorato da insetti e cimici
Le immagini mostrano chiaramente lo sporco sparso ovunque, in ogni angolo della cella, con gli insetti che sono stati visti anche sul corpo di Thompson. Il legale della famiglia ha informato i media che è stata richiesta un’indagine completa su quanto accaduto, e non si esclude un’azione legale contro le autorità carcerarie, come riportato da meganews.tv. La richiesta avanzata dai familiari è stata l’immediata chiusura del carcere.
Le parole del fratello di Thompson
Secondo il media americano, Brad McCrae, il fratello di Thompson, ha dichiarato che le condizioni scioccanti di suo fratello gli hanno ricordato il brutale linciaggio di Emmett Till nel 1955, affermando che Thompson non se lo meritava. L’uomo ha manifestato il suo dolore durante una conferenza stampa, affermando che nessuno dovrebbe vedere la persona amata in condizioni così orribili. Il caso del giovane sta sollevando numerosi interrogativi sullo stato delle carceri americane e sul trattamento dei detenuti, in particolare quelli con problemi di salute mentale.
Intanto l’ufficio dello sceriffo della contea di Fulton, che gestisce il carcere, ha avviato un’indagine sulle circostanze della morte di Thompson, e ha reso noto di aver autorizzato fondi aggiuntivi pari a 500mila dollari per affrontare il problema dell’infestazione da parassiti, tra cui cimici e pidocchi, presenti nel carcere della contea di Fulton, riconoscendo che le condizioni di deterioramento dell’attuale struttura rendono difficile raggiungere il loro obiettivo di fornire un ambiente sicuro, igienico e ben mantenuto sia per i detenuti che per il personale.