Prosegue il ciclo di documentari Nove racconta con Il branco – L’omicidio di Desirée Piovanelli. In onda stasera 11 maggio alle 21.30, racconterà quanto avvenne nel settembre 2002 in una cascina di Leno, in provincia di Brescia. A distanza di oltre 20 anni, sebbene siano stati individuati quattro responsabili, non mancano alcuni lati oscuri e dubbi. Il padre della 14enne, Maurizio, chiede da tempo di riaprire il caso in quanto è certo che ci sia un’altra figura ancora ignota. Fra gli ospiti ci saranno anche giornalisti e forze dell’ordine che all’epoca seguirono il caso. Autrici del documentario sono Marina Loi e Flavia Triggiani, già dietro le quinte di Un delitto senza corpo – Isabella Noventa e al lavoro per una serie su Yara Gambirasio. La visione sarà disponibile in streaming sul sito ufficiale oppure tramite il servizio Discovery+.
L'inizio dell'indagine 🔎 #IlBranco – L'omicidio di Desirée Piovanelli – domani sera alle 21:25 sul #NOVE pic.twitter.com/3a0lkgcDey
— NOVE (@nove) May 10, 2023
Il branco – L’omicidio di Desirée Piovanelli, le anticipazioni di stasera 11 maggio 2023 su Nove
Il documentario in onda stasera 11 maggio su Nove partirà dal 28 settembre 2002, a Leno (Brescia). Desirée Piovanelli, adolescente di appena 14 anni, venne attirata con un pretesto all’interno di una cascina vuota da un vicino di casa, allora 15enne. Il ragazzo aveva infatti progettato di violentarla insieme a due coetanei e un adulto, Giovanni Erra, anch’egli vicino di casa dei Piovanelli. Nel casolare, la giovane Desirée subì prima il tentativo di stupro, morendo poi sotto i colpi di numerose coltellate. Due dei quattro condannati tuttavia, a distanza di oltre 20 anni, si dichiarano ancora oggi innocenti. Uno dei due, minorenne all’epoca dei fatti, ha scritto persino a Loi e Triggiani una lettera in cui ha steso, nero su bianco, la sua estraneità ai fatti. Inoltre, il padre della ragazza, Maurizio, è certo che la vicenda nasconda altri dettagli macabri ancora ignoti.

Maurizio Piovanelli ha infatti chiesto di riaprire il caso in quanto sulla scena del crimine venne ritrovato il Dna di un altro soggetto, diverso dai quattro condannati, mai approfondito. L’uomo è convinto, come si può leggere in alcune anticipazioni del documentario, che la morte di sua figlia Desirée debba inserirsi in una rete di pedofilia. Ai microfoni di Nove chiederà ancora una volta di tornare a indagare, affinché «chi sa come sono andate davvero le cose parli». Il documentario Il branco – L’omicidio di Desirée Piovanelli inoltre presenterà le testimonianze di Carabinieri e giornalisti che seguirono in prima persona il caso.