In una lettera pubblicata dal Corriere della Sera, la deputata di Fratelli d’Italia Rachele Silvestri ha raccontato di essere «stata costretta a fare il test di paternità» per il figlio di tre mesi, per mettere a tacere le voci secondo cui il bambino sarebbe stato di un politico molto influente, facente parte del suo partito: «Ho scelto di rendere pubblica questa storia per tutelare mio figlio e Fabio, legittimo papà e mio amato compagno». Il test ha infatti fugato ogni dubbio e – si spera – messo a tacere queste sgradevoli voci.
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La lettera della deputata: cosa ha scritto
«Circa un mese fa, una persona amica mi racconta che gira la voce che il mio bambino non sarebbe figlio del mio compagno, ma di un politico molto influente di Fratelli d’Italia, a sua volta sposato. Mio figlio sarebbe, quindi, nato da una relazione clandestina, grazie alla quale io avrei anche ottenuto la mia candidatura. Riuscite soltanto a immaginare come mi sono sentita? Non bisogna essere una donna per capire lo schifo, la violenza, l’umiliazione. Mi chiedo: ma in quanti modi il corpo di una donna può essere violato, calpestato, abusato?», scrive Silvestri nella lettera pubblicata dal Corriere. «Quante volte il dono della procreazione può essere strumentalizzato e degradato? In nome di cosa è giustificabile la violenza su un bambino appena nato? Non so chi sia stato. Molti, però, hanno scelto di condividere una evidente calunnia, di telefono in telefono, di chat in chat, rendendosi complici di questo schifo. E anche chi sa ma ha deciso di non parlare lo è. Alla fine la presunta notizia è uscita su qualche organo d’informazione e molti giornalisti mi hanno telefonato chiedendo un commento. L’unica cosa che so è che, chi si è inventato questa storia, è un uomo, probabilmente un politico».

«Qualcuno dice che la calunnia sia stata pensata per attaccare alcune figure del mio partito, magari per insinuare un degrado da basso impero. Altri mi dicono che sia nato da cacicchi in cerca di gloria. Qualunque sia la ragione, mi fa orrore. E penso che qualsiasi persona dotata di buonsenso, ispirata a un ethos sociale condiviso, a un’umanità viva e solidale la pensi allo stesso modo. La politica in questa vicenda non c’entra nulla. Perché se non condividiamo i principi fondamentali di una civile convivenza, che va oltre le legittime convinzioni politiche, non c’è alcuna speranza per la nostra società», ha aggiunto Silvestri.

Dal M5s a FdI, chi è la deputata Rachele Silvestri
Deputata di FdI, 36 anni, Silvestri è stata eletta nel 2018 con il Movimento 5 stelle, lasciato poi dopo un paio di anni. Nel 2021 il passaggio al partito di Giorgia Meloni, che l’ha ricandidata. Sui social sono arrivati e stanno arrivando numerosi messaggi di solidarietà a Silvestri, principalmente da esponenti del suo stesso partito, così come dall’opposizione.
La mia totale solidarietà a Rachele #Silvestri.
Da donna.
Da politica.
Da madre.Verrà il tempo in cui queste cialtronate verranno spazzate via dal progresso, dalla civiltà degli umani comportamenti.
Ma nostro dovere è combatterle insieme: adesso.@FratellidItalia pic.twitter.com/zAwUOZX7VT— Alessia Ambrosi 🇮🇹 (@AleAmbrosiTW) April 5, 2023