Sarebbero serviti 201 voti favorevoli per far passare la risoluzione, ma ne sono arrivati soltanto 195. La relazione del governo sullo scostamento di bilancio previsto nel Def è stato bocciato alla Camera. 19 i voti contrari e 105 le astensioni. Il problema, però, non sono stati i «no» ma le assenze. Ben 45 deputati dei 4 gruppi che compongono le forze di governo, infatti, erano assenti. Un dato grave, commentato così da Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia: «Nessun problema politico, è che i deputati o non sanno o non si rendono conto». Dei 45 assenti, 14 fanno capo a Fratelli d’Italia, altrettanti a Forza Italia, 15 alla Lega e 2 a Noi Moderati. Se ne discuterà nuovamente in cdm alle ore 18.30 mentre la premier è impegnata in trasferta a Londra (dov’è stata anche contestata), nel primo dei due giorni di colloqui con Rushi Sunak.

Possibile un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri
Il problema è adesso l’iter da seguire. Non è mai successo in tempi recenti che la risoluzione sullo scostamento di bilancio nel Def non passasse alla Camera. Adesso è possibile che debba intervenire nuovamente il Consiglio dei ministri, spiega Repubblica, per modificare la relazione, soprattutto nei saldi, per tornare poi in Parlamento. Ma si dovrà passare nuovamente dalla commissione e soltanto dopo in Aula. A spiegarlo è stato anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo: «Bisognerà fare un nuovo Consiglio dei ministri che vari lo scostamento. Tutto si reggeva su uno scostamento tra 4,35 e 4,5%, ora bisognerà vedere, magari fare 4,49. Poi tornare al Senato alla Camera, è una situazione confusa. Deciderà palazzo Chigi».
Il Pd all’attacco: «Avete fallito». Patuanelli: «In che mani siamo»
In Aula, la maggioranza ha incassato anche gli attacchi dell’opposizione. La capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, dopo la bocciatura ha attaccato frontalmente i colleghi di centrodestra: «La maggioranza, con i numeri che ha, si è dimostrata incapace di approvare il primo atto di programmazione economica, avete fallito, noi siamo basiti. I cittadini non si meritano questo spettacolo indecoroso». A rincarare la dose il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli: «Sul Def, il principale documento di Programmazione della politica economica nazionale, il governo va sotto alla camera e il ministro dell’economia non si presenta in senato. In che mani siamo».
