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Decreto Infrastrutture, ok dal Senato: dai monopattini al foglio rosa, le nuove regole

Servizi taxi in moto e bici, stalli per donne in gravidanza e una nuova società a gestire le autostrade tra i temi del nuovo decreto approvato dalla Camera alta.

4 Novembre 2021 16:33 Redazione
Il decreto Infrastrutture passa al Senato: come cambia la viabilità. Dalla stretta sui monopattini alla startup che gestirà le autostrade

Il decreto Infrastrutture passa al Senato, con 190 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto. Dopo aver ricevuto dalla Camera il sì in prima lettura, con 271 pareri a suo favore e 16 “no”, il decreto ha ricevuto anche il parere positivo della camera Alta. Approvato il testo che non ha subìto alcuna modifica dopo il passaggio alla Camera e che tocca svariati punti: dalla stretta sul tema sicurezza riguardante la questione relativa ai monopattini fino al servizio taxi con biciclette e moto, passando per l’estensione del foglio rosa, la gratuità dei parcheggi con strisce blu per i disabili e la creazione di una nuova società pubblica per gestire le concessioni autostradali.

Decreto Infrastrutture: l’uso dei monopattini e il servizio taxi con moto e bici

La stretta sull’utilizzo dei monopattini elettrici era prevista e puntualmente è arrivata. Il decreto Infrastrutture prevede, infatti, il divieto di parcheggio sui marciapiedi e l’istituzione di zone di sosta riservate per evitare una vera e propria giungla a due ruote. Inoltre sarà ridotta la velocità massima da 25 a 20 km/h e introdotto il casco obbligatorio per i minorenni. L’utilizzo in notturna, infine, sarà possibile solo indossando l’apposito giubbotto catarifrangente e con l’utilizzo di luci di posizione. All’interno del decreto sarà istituzionalizzata la possibilità di effettuare con moto e biciclette il servizio taxi. Spetterà ai Comuni garantire il regolare svolgimento del servizio con apposite normative.

Decreto Infrastrutture: foglio rosa esteso a un anno

Passa da sei mesi a un anno la validità del foglio rosa, il documento con cui chi ha avviato l’iter per prendere la patente può esercitarsi in attesa dell’esame. Cambiano anche le limitazioni alla guida per i neopatentati che superano l’esame per la patente B, che adesso potranno guidare anche autoveicoli sopra ai 55 kW/t, ma solo se al proprio fianco si trova una persona di età non superiore ai 65 anni, con almeno 10 ani di patente della stessa categoria o superiore.

Decreto Infrastrutture: posti riservati a donne in gravidanza o neo-genitori

Sarà data ai sindaci e alle amministrazioni comunali la possibilità di riservare parcheggi con una specifica ordinanza. I Comuni possono decidere di farlo per i veicoli di polizia stradale, vigili del fuoco, servizi di soccorso, o per quelli al servizio di persone con limitata o impedita capacità, oltre che per i veicoli che trasportano donne in gravidanza o genitori con bambini di età inferiore ai due anni, munite del cosiddetto permesso rosa. Possibili permessi speciali anche per i veicoli elettrici, per carichi e scarichi merci e per il trasporto scolastico.

Decreto Infrastrutture: 52 milioni per la società che gestirà le autostrade

All’interno del decreto Infrastrutture è inoltre prevista la costituzione di una società controlla da Mef e Mims, che andrà a gestire le autostrade in regime di concessione con affidamenti in house. L’apporto complessivo in favore della nuova start-up sarà di 52 milioni di euro e dal momento dell’entrata in vigore del decreto, si legge, «le funzioni e le attività attribuite dalle vigenti disposizioni ad Anas S.p.A. sono trasferite» alla nuova società. La stessa Anas, inoltre, sarà riformata, separando la gestione contabile delle attività pubbliche da quelle private.

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