Con 105 voti favorevoli, 76 contrari e 3 astenuti), l’Assemblea del Senato ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sul Decreto Aiuti Quater. Via libera dunque al testo licenziato dalla V Commissione il 16 dicembre che conferma integralmente le ultime indiscrezioni che riguardano il superbonus 110% e il meccanismo di cessione del credito. Il provvedimento passerà ora all’esame della Camera dei Deputati che avrà tempo fino al 17 gennaio per rivedere i contenuti.
Decreto Aiuti Quater approvato dal Senato
Con il sì del Senato viene confermata la rimodulazione delle detrazioni fiscali previste all’art. 119 del Decreto Rilancio che, a partire dall’1 gennaio e fino al 31 dicembre 2023, potranno essere utilizzate con un’aliquota fiscale del 90%.

Entrando nel dettaglio, il decreto stabilisce che i soggetti beneficiari del superbonus, ovvero condomini e persone fisiche proprietarie di immobili composti da 2 a 4 unità immobiliari, onlus, associazioni di promozione sociale e associazioni di volontariato, potranno utilizzarlo al 90% sulle spese sostenute nel 2023 per interventi su edifici unifamiliari e unità con accesso autonomo e indipendenza funzionale. Possibilità limitata, però, alla coesistenza di 3 diverse condizioni:
- il contribuente deve essere proprietario dell’edificio o dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente o deve essere titolare di un diritto reale di godimento;
- l’edificio o l’unità immobiliare deve essere adibita ad abitazione principale del contribuente che sostiene le spese;
- il capo al contribuente che sostiene le spese deve sussistere un requisito reddituale, basato su un parametro denominato “reddito di riferimento” che non dovrà essere superiore a 15.000 euro, determinato utilizzando un quoziente familiare secondo quanto prevede l’art. 119, comma 8-bis.1 del Decreto Rilancio.

Cosa cambia sulla cessione del credito
Per quanto riguarda il meccanismo di cessione del credito, viene prevista:
- la possibilità di utilizzare i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati in 10 rate annuali di pari importo, previo invio di una comunicazione all’Agenzia delle Entrate da parte del fornitore o del cessionario;
- la sussistenza di tre cessioni (e non più due) in favore di banche e intermediari finanziari – in questo modo le cessioni passano complessivamente da 4 a 5.
Quest’ultima modifica si applicherà retroattivamente a tutti i crediti d’imposta oggetto di comunicazioni dell’opzione di cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate in data anteriore a quella di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Aiuti-quater.