Dalla fondazione di Gay.it alla candidatura con Scelta civica nel 2013. In mezzo un’unica, grande passione: Matteo Renzi. Alessio De Giorgi è tornato come grande capo della comunicazione dell’ex presidente del Consiglio, la Bestia di Italia Viva.
Il ritorno di De Giorgi
È lui a elaborare le strategie, indiscusso numero uno della struttura social renziana. Certo, fino a qualche mese fa era al ministero delle Politiche agricole, al fianco di Teresa Bellanova, prestando la sua consulenza da esperto per 80 mila euro all’anno. In quella fase era dietro le quinte, dovendo mantenere un ruolo istituzionale. Archiviata l’esperienza del Conte bis, secondo quanto apprende Tag43, De Giorgi è tornato pienamente in cabina di regia. E basta scorgere il suo profilo Facebook per comprendere come muova la leva di comando: detta la linea comunicativa sul web, replica alle accuse, rintuzza le critiche, a partire dalla controffensiva lanciata verso Report. “Da quando mai, in quale Paese liberale, una trasmissione della tivù pubblica può sulla sua pagina, suoi canali social, definire una interrogazione parlamentare un attentato alla libertà di stampa?”, ha scritto di recente contro un post del programma di Sigfrido Ranucci. E via con le condivisioni del fedelissimi per ampliare il rumore sul web.
I pensieri di De Giorgi, i tweet vengono rielaborati e diventano fonte di ispirazione per Matteo Renzi News, la fanpage unofficial dell’ex premier che conta poco meno di 115 mila like. La pagina è punto di riferimento per il verbo renziano, ricalcando il modello della Bestia salviniana o del Movimento 5 Stelle degli anni ruggenti.
L’approdo in politica di De Giorgi
Ma chi è De Giorgi? È un abile imprenditore, che si è affermato nel settore del digital, a cominciare dal lancio del sito Gay.it, diventato un punto di riferimento per le battaglie Lgbti. La folgorazione per la politica arriva nel 2007, quando abbraccia la causa del Pd e prosegue nel 2012, anno in cui avvia il sodalizio con Renzi, interrotto solo dalla candidatura alle Politiche nelle liste di Scelta civica. Un’infatuazione, quella montiana, finita con una campagna elettorale che lo stesso De Giorgi definisce deludente. Così si cosparge il capo di cenere e torna all’ovile, accolto a braccia aperte. Nel 2016 passa a capo della comunicazione social per il “Sì” al referendum sulla riforma costituzionale, e fino al 2019 è responsabile della comunicazione digitale del Pd e del senatore Renzi, prima di entrare nello staff di Bellanova durante il Conte II.
Il braccio destro di De Giorgi, sul web e nella vita
Il suo braccio destro nella comunicazione è anche il compagno di vita, Nicolae Galea, suggeritore delle strategie web della ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti. La sua carriera è legata a collaborazioni con esponenti del renzismo degli anni rampanti. È stato al fianco di Alessandra Moretti, sia nell’esperienza al consiglio regionale in Veneto che all’Europarlamento (fino al 2019). Ma non solo: ha seguito la campagna elettorale dell’ex capogruppo al Senato del Pd, Andrea Marcucci, amico di sempre di Renzi da anni, e di Anna Ascani, renziana fino alla nascita di Italia Viva. Nel curriculum c’è anche la collaborazione con Alessia Morani, ex sottosegretario allo Sviluppo economico, e Simona Malpezzi, attuale presidente dei dem a Palazzo Madama. Punti in comune? Entrambe ex renziane. Ma la comunicazione non è solo un affare di famiglia tra De Giorgi e Galea.
Luca Perinelli, il terzo uomo nella triade di De Giorgi
Sebbene non ci sia un organigramma definito, come fanno sapere da Italia Viva a Tag43, c’è un altro profilo a cui Renzi si è affidato: è l’esperto di social Luca Perinelli, uno dei golden boy della Leopolda del 2016, quando raccontò la sua esperienza di volontario ad Amatrice, tra le persone colpite dal terremoto. Il giovane, ora poco più che 30enne, è stato segretario del Pd a Massa Carrara, prima di lasciare i dem e seguire Renzi nel progetto di Italia Viva. Nel team figura poi Beatrice Rutiloni, riferimento dell’ufficio stampa, giornalista di due progetti editoriali renziani, Democratica e unita.tv, ma già nell’orbita del Pd ai tempi della leadership di Walter Veltroni. Con tutto il rispetto, però, il capo resta De Giorgi.
*La cifra di 219 mila euro spesi in inserzioni era riferita al periodo compreso da aprile 2019 a maggio 2021 e non, come erroneamente riportato in precedenza, nell’ultimo mese.