Il ciclista Davide Zani, 46 anni, è morto domenica mattina a Calco, in provincia di Lecco, dopo essere stato investito da un’auto mentre cercava di evitare una buca profonda mai stata coperta.
Davide Zani morto investito per evitare una buca
Il sinistro è avvenuto alle 11.15 lungo la strada provinciale 342, la Via Nazionale. Secondo le prime ricostruzioni, Davide era in sella alla sua bici quando ha sbandato, per evitare di prendere una buca, ed è stato travolto da una vettura. Un’auto nella sua stessa carreggiata e a pochi metri da lui, guidata da un ottantenne che non è riuscito a frenare in tempo. L’anziano alla guida del mezzo stava superando il ciclista quando quest’ultimo è finito contro la fiancata della vettura.
Nonostante il 46enne indossasse il caschetto, le ferite riportate sono risultate fin da subito molto gravi. L’uomo ha infatti sbattuto la faccia a terra in maniera molto violenta e nell’impatto si è rotto le vertebre cervicali. Un medico di passaggio lo ha aiutato in attesa dell’arrivo del personale del 118, poi sul posto sono arrivati i medici e paramedici della Croce rossa di Olgiate Molgora e l’elicottero di Areu di Bergamo. Ma purtroppo non c’è stato niente da fare: il ciclista è morto sul colpo e i soccorritori hanno solo potuto constatarne il decesso.
I Carabinieri arrivati sul posto hanno chiuso la strada in entrambe le direzioni per permettere l’intervento dei soccorsi ed effettuare i rilievi utili a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Sul caso intanto indaga la Procura, che ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo e il sequestro dell’automobile che l’ha investito.
Chi era
Il 46enne era originario di Sesto San Giovanni (Milano), ma risiedeva ad Aosta. In questi giorni era ospite a casa dei genitori proprio a Calco, alle porte del capoluogo lombardo. Zani era un artigiano edile con la passione del ciclismo.