Svolta sulla data di scadenza posta sugli alimenti: l’Unione Europea verso il cambio dell’etichetta con la dicitura «Spesso sono buoni anche dopo la data indicata». Quali quindi sono gli alimenti che si possono mangiare anche dopo?
Unione Europea verso il cambio di etichetta sugli alimenti
57 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (127 chili per abitante) sono prodotti annualmente nell’Ue, con un costo a carico dei paesi europei di circa 130 miliardi di euro. Ecco quindi l’idea della Commissione Europea di sostituire la frase «Da consumarsi preferibilmente entro il…».
A sostituire la classica frase che troviamo sulle confezioni di alimenti sarà: «Spesso buono oltre…» seguito dalla data di scadenza. Una modifica che è contenuta finora in una bozza di atto delegato sul quale la Commissione è da tempo al lavoro e si confronta ora con gli Stati membri.

La Ue, già nel 2020, con l’iniziativa e strategia Farm to Fork voleva introdurre il concetto zero spreco. Con questa nuova dicitura, ora considerata necessaria, si consentirebbe, come riportato nella proposta ufficiale «una migliore comprensione della data di scadenza», influenzando «il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento».
Questo rappresenterebbe solo un primo passo nei piani di Bruxelles contro lo spreco di cibo. Secondo il calendario indicativo della squadra di governo europeo, la prossima estate l’Ue inizierà a discutere di una modifica mirata della direttiva rifiuti. Il Parlamento Europeo, coinvolgendo governi, cittadini e imprese, da mesi conduce delle consultazioni: «Con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu – ha ricordato la direttrice generale Salute della Commissione Europea, Sandra Gallina, durante un convegno di Assica a Bruxelles -, gli Stati membri hanno sottoscritto obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari del 50 per cento entro il 2030, che è un impegno davvero enorme».

Quali sono i prodotti che si possono mangiare oltre la data di scadenza?
I prodotti più comuni che si possono mangiare anche dopo la data di scadenza indicata sulla confezione sono: pasta e riso, che possono durare anche mesi dopo la data sulla confezione, biscotti, crackers e anche la farina (anche se bisogna controllare che non abbia farfalline o muffa).
I prodotti da frigorifero invece, sono quelli più deperibili. Per questi è generalmente bene rispettare la data di scadenza. Per yogurt e latte fresco si può sforare di uno o due giorni ma davanti a pesce crudo, carne e formaggi freschi bisogna rispettare le date, perché altrimenti rischiano di essere dannosi per il nostro organismo.