È morto lo scrittore Daniele Del Giudice. Era malato da tempo del morbo di Alzheimer e aveva 72 anni. Sabato 4 settembre avrebbe dovuto ricevere, a compimento di una carriera straordinaria, il premio Campiello. Con la motivazione è che si trattava di «uno dei più importanti scrittori contemporanei».
Daniele Del Giudice: gli esordi
Nato a Roma nel 1949, ha iniziato la sua professione come giornalista a Paese Sera. Nel 1983, il debutto come scrittore, con il romanzo Lo stadio di Wimbledon. Questo, come poi tutti gli altri libri da lui prodotti, è stato pubblicato da Einaudi. A scommettere su Daniele Del Giudice fu per primo Italo Calvino.
«Questa è finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L’importante non era scriverla,
l’importante era provarne un sentimento».La Casa editrice piange Daniele Del Giudice, mancato oggi a Venezia.
— Einaudi editore (@Einaudieditore) September 2, 2021
Daniele Del Giudice: i titoli
Come autore di romanzi, a lui si deve la realizzazione di Atlante occidentale (1985), Nel museo di Reims (1988), Orizzonte Mobile (2009) e In questa luce (2013). Sempre per Einaudi sono state scritte tre raccolte di racconti: Staccando l’ombra da terra (1994), Mania (1997), I racconti (2016). Nel 2009, inoltre, ha pubblicato l’opera teatrale I-Tigi, Canto per Ustica. A lui si deve anche l’introduzione alle opere complete di Primo Levi nelle edizioni Einaudi del 1997 e del 2016. Molti i riconoscimenti ricevuti: il Premio Feltrinelli-Accademia dei Lincei (2002), il Premio Viareggio Opera Prima nel 1983, il Premio letterario Giovanni Comisso nel 1985, il Premio Bergamo nel 1986 e il Premio Bagutta nel 1995.