Tragedia a Mandriole, in provincia di Ravenna, un uomo di 57 anni, Daniele Ballardini, è morto asfissiato nella sua casa a causa di un incendio. Adesso si indaga sull’origine del rogo che potrebbe essere stato scatenato da una caldaia difettosa.

La morte di Daniele Ballardini
La tragedia a Mandriole, in provincia di Ravenna, è avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 marzo. Infatti, all’interno della casa di Daniele Ballardini, di 57 anni, è divampato un incendio che improvvisamente ha avvolto l’intero ambiente domestico. A dare l’allarme per l’incendio è stato un vicino di casa di Ballardini che si è accorto del fumo che fuoriusciva dall’abitazione dopo essere andato a gettare la spazzatura. Il vicino si è subito attivato e ha cercato di soccorrere l’uomo esanime, nelle vicinanze dell’ingresso. Inoltre, il vicino di casa ha chiamato i soccorsi che, come riporta l’Ansa, verso le ore 2:30 sono giunti sul luogo. Purtroppo per Daniele Ballardini ormai non c’era nulla da fare: l’uomo aveva già perso la vita e i soccorsi non hanno fatto altro che constatare la sua morte per asfissia.

Le ipotesi per le origini dell’incendio
In seguito, sul luogo dell’incendio sono arrivati anche i Carabinieri. Questi ultimi si occuperanno degli accertamenti di rito per comprendere le origini dell’incendio. Inoltre, a seguire la vicenda c’è il pubblico ministero Antonio Vincenzo Bartolozzi che ha deciso di aprire un fascicolo per incendio colposo contro ignoti. Nel frattempo, la casa di Daniele Ballardini è stata sottoposta a sequestro. Ora bisognerà scoprire con certezza cosa possa aver provocato la morte dell’uomo di 57 anni. Secondo le prime ipotesi, a far scatenare il tutto sarebbe stata una caldaia difettosa presente in un locale dell’immobile adibito a sgabuzzino. Ballardini era il padre di due ragazze e viveva da solo in casa a Mandriole dopo che si era separato dalla moglie.