«Ci sono tantissime cose che non possiamo fare a causa della burocrazia. Per crescere servono le infrastrutture, in Italia servono 10 anni per fare uno stadio». Questo e tanto altro ha detto il presidente della Lega di serie A Paolo Dal Pino, intervistato da Radio Rai. Tra i temi affrontati anche quello del campionato spezzatino. Dieci orari per dieci partite, come ipotizzato prima dell’avvio della stagione: «Poi non l’abbiamo fatto. Questo calendario lo vedrete fino alla fine della campionato. Spezzettare vuol dire valorizzare mediaticamente la Serie A».
Dal Pino, il format del campionato
Per quanto riguarda il format, Dal Pino ha dichiarato: «Le piccole società sono il cuore della Serie A e sono fondamentali all’interno della competizione. Sul numero delle squadre la FIGC ha detto che lascia alla Serie A la decisione finale. Ne stiamo parlando e la discussione è aperta. L’ago della bilancia al momento propende sul restare a 20 squadre».
Dal Pino, le parole su DAZN
In questo avvio di campionato, DAZN è finita spesso nell’occhio del ciclone per evidenti disservizi. «Ha acquisito i diritti e le nostre strutture avevano fatto ogni verifica sulla possibilità di avere sostanzialmente il nostro campionato solo sulla rete, sulla banda larga: le condizioni c’erano e ci sono. DAZN è responsabile di tutto questo: ho ripetuto più d’una volta che, quanto successo, è inaccettabile», ha spiegato Dal Pino, precisando però: «Mi sembra che, nelle ultime domeniche, qualcosa di meglio si sia visto. È un passo estremamente importante, è la prima volta che siamo canale monodistributivo su una tecnologia nuova. Mi auguro che questo porti il nostro Paese a ridurre il digital divide e a imporre l’uso della banda larga in tutte le zone d’Italia possibili».
Dal Pino, non c’è ancora la data della Supercoppa
Dal Pino si è poi soffermato sulla Supercoppa, confermando che non c’è ancora una data per Inter-Juve: «Ci sono due ipotesi, una a fine dicembre e una il 5 gennaio. Abbiamo un contratto con l’Arabia Saudita anche se non avevano esercitato l’opzione per giocare la partita quest’anno. Sono arrivati in ritardo ma penso che presto troveremo una soluzione»..
Dal Pino, via i razzisti dai nostri stadi
Capitolo razzismo: «È un problema che non si vede solo negli stadi. Alcuni personaggi non dovrebbero più entrare nei vari impianti di Serie A. Abbiamo fatto la campagna “Keep Racism Out” e adesso vogliamo muoverci concretamente per escludere a certa gente di comprare i biglietti. Abbiamo creato una grande struttura, a Lissone, con VAR e altre cose. Vorrei anche una stanza anche per le telecamere da utilizzare contro le azioni di razzismo, vedremo come fare: si potrebbe agire subito e portare fuori dagli stadi chi si macchia di gesti razzisti».