Dopo una lunga battaglia legale, Meghan Markle ha ricevuto le scuse ufficiali dell’editore del Daily Mail, accusato di averne gravemente leso la privacy. A febbraio 2019, infatti, il tabloid aveva pubblicato alcuni stralci di una lettera privata scritta a mano al padre Thomas qualche mese dopo le nozze con il principe Harry. Uno scoop che costerà agli editori anche il pagamento di una serie di spese per il risarcimento dei danni.
La sconfitta in prima pagina
Tra le pagine del numero di domenica 26 dicembre, i lettori del quotidiano hanno scovato, nel taglio basso della prima pagina, una nota nella quale il giornale comunicava ufficialmente la sconfitta di Associated Newspapers, l’holding di cui fa parte, nella causa intentata dall’ex attrice di Suits per violazione del copyright in cinque articoli comparsi sul Mail on Sunday e postati, contemporaneamente, anche sul Mail Online. Ma non solo. A pagina tre, è stato pubblicato anche un breve resoconto della storia, con l’ammissione della colpa e un accenno all’ammenda da saldare che le due parti sembrano aver concordato. L’articolo, oltre che sul cartaceo, è stata reso disponibile anche sulla versione web, con tutti i link alle sentenze emesse dal tribunale. E dovrà rimanere lì, in bella vista, per un’intera settimana.
Meghan, HRH The Duchess of Sussex was achieved victory in her copyright case against The Daily Mail. The December 26, 2021 edition has the printed apology to the Duchess. pic.twitter.com/KHxWfg7nVP
— Lady Danbury (@karmahasclaws) December 26, 2021
Megan Markle versus Daily Mail: la storia della battaglia legale
Quando, a febbraio 2021, Mark Warby, giudice dell’Alta Corte di Londra, aveva confermato la vittoria di Markle senza necessità di un processo, Associated Newspapers aveva presentato ricorso, richiedendo che il caso venisse esaminato nel dettaglio e sottoposto a un regolare iter giudiziario. Una mossa che si è rivelata contro producente. A inizio dicembre, infatti, la Corte d’Appello ha respinto la richiesta e confermato la sentenza di primo grado, sottolineando come la 40enne avesse effettivamente ragione nel reclamare il suo diritto alla privacy rispetto al contenuto della missiva. «Quel materiale era personale e non conteneva in alcun modo notizie di interesse pubblico da rendere note», ha spiegato il giudice Geoffrey Vos. Un verdetto che la protagonista ha commentato con gioia: «Questo risultato non è stata la conquista di un singolo ma di chiunque abbia avuto paura di lottare per quel che è giusto», ha dichiarato in un comunicato, «La prossima mossa da mettere in atto è, senza dubbio, un restyling del sistema, per porre fine alla crudeltà delle persone ed evitare che fatturino sulle bugie e sul dolore che arrecano».
Le parole della Duchessa contro il giornalismo scandalistico
Nel raccontare senza filtri un calvario che sembrava non avere fine, Markle ha invitato l’opinione pubblica a non prestare il fianco a un giornalismo che non ha alcuna utilità se non quella di seminare sofferenza: «Sin dal primo giorno, ho affrontato questo percorso con estrema serietà. La parte avversa, invece, ha giocato senza badare alle regole, provando a manipolare i fatti e la verità per trasformarla in una notizia, fare titoloni e vendere copie. Un comportamento che predilige il caos alla verità», ha aggiunto. «Sono stata paziente, ho subito minacce e offese ma, alla fine, la Corte si è schierata dalla mia parte, confermando che il quotidiano avesse agito nella piena illegalità. Usando pratiche che, purtroppo, sono all’ordine del giorno. Un fallimento per l’informazione globale. Come cittadini, meritiamo decisamente di meglio». Mentre, in un primo momento, Associated Newspapers aveva accennato al desiderio di rivolgersi alla Corte Suprema per un ulteriore ricorso, a oggi ha accettato la realtà dei fatti. E, dalle sue casse, potrebbe muoversi una somma di denaro ben più ingente rispetto a quella inizialmente proposta, pari a circa 1.5 milioni di sterline. A oggi, né i legali del quotidiano né Meghan Markle si sono ancora espressi sull’ultimo risvolto della vicenda.