Era ricercato dal 2014, ma per anni ha cucinato in uno storico albergo a 5 Stelle in Costa Azzurra. Antonio Cuozzo Nasti, conosciuto negli ultimi tempi come Nunzio Palumbo, la sua identità da chef, è stato arrestato nella mattinata di oggi dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. Era condannato a 16 anni di reclusione per svariati reati, tra cui rapina, ricettazione e possesso illegale di armi. Ma per tutti Nunzio era soltanto uno chef gentile e apprezzato, sia dai tanti turisti sia dallo staff della struttura, direttore compreso.

Latitante da 8 anni, cucinava in Costa Azzurra
Nessuno sospettava del napoletano Nunzio Palumbo, in quel di St. Raphael, località della Costa Azzurra in cui si trova il ristorante Alberto, all’interno dell’Hotel Le Touring. L’uomo in realtà è Antonio Cuozzo Nasti, 56enne condannato a 16 anni per rapina, ricettazione e porto illegale di armi. Ne sconterà 5 e 9 mesi, dopo essere stato arrestato in mattinata dai militari dell’Arma. Questi lo hanno trovato nella propria abitazione, dove abitava da solo, e lo cercavano dal 2014. Cuozzo Nasti è ritenuto vicino al clan Mallardo ed è stato arrestato nell’ambito del progetto @ON curato dalla Dia e dai servizi di Cooperazione Internazionale di Polizia e dalle autorità francesi.

Chef Palumbo apprezzatissimo dai turisti
La carriera da chef per il latitante si conclude qui. Eppure Cuozzo Nasti come Nunzio Palumbo ha riscosso notevole successo, tanto da prendersi gli elogi pubblici del direttore del ristorante, Michel Fontana. Quest’ultimo durante un’intervista a un sito specializzato francese, aveva elogiato la sua carbonara, che «viene preparata secondo le regole dell’arte, senza panna né pancetta: “Come ai romani, usiamo il guanciale, è il guanciale, i tuorli, il pecorino, il parmigiano”», citando l’articolo. E sui menù la specialità di chef Palumbo era il polpo alla luciana, un piatto campano che ha riscosso altrettanti apprezzamenti.