É stato pubblicato il video della denunciata uccisione, da parte della Polizia americana, del cugino del co-fondatore del Black Lives Matter Patrisse Cullors. Le immagini mostrano un agente immobilizzare a terra la vittima con un gomito sul collo mentre un collega lo colpisce con un taser.
Il video dell’uccisione del cugino del fondatore del Black Lives Matter
A denunciare l’omicidio di Keenan Anderson, insegnante di 31 anni, era stata la sua famiglia. «Mio cugino chiedeva aiuto e non lo riceveva. È stato ucciso. Nessuno merita di morire nella paura, in preda al panico e spaventato per la propria vita», aveva dichiarato il fondatore del BLM. Coinvolto in un incidente stradale lo scorso 3 gennaio, i poliziotti, invece che aiutarlo, lo hanno gettato a terra e colpito a morte con modalità simili a quelle utilizzate per l’uccisione dell’afroamericano George Floyd.

Nel video immortalato dalle body cam, si vede il giovane chiedere aiuto in mezzo alla strada. L’ufficiale, al posto di soccorrerlo, gli ordina di posizionarsi sul marciapiede urlandogli: «Alzati contro il muro». Keenan ripete più volte «qualcuno sta tentando di uccidermi» e, una volta che si rende conto di star subendo un sopruso, inizia a fuggire. A quel punto, due agenti lo immobilizzano a terra mentre lui continua ad implorare aiuto e a ripetere che «stanno cercando di farmi quello che hanno fatto a George Floyd». Un poliziotto lo tiene fermo con le mani dietro alla schiena e l’altro preme una pistola stordente nella sua direzione per oltre 30 secondi intimandolo di smettere di opporre resistenza.
Here is body worn camera footage from LAPD’s interaction with Keenan Anderson who BLM co-founder Patrisse Cullors claims is her cousin. pic.twitter.com/kUOKuIsmu2
— Hoop (@xhoop) January 12, 2023
«Nessuno era disposto a proteggerlo»
Immagini raccapriccianti e crudeli interrotte solo dall’arrivo di altri agenti, in merito alle quali Cullors ha aggiunto: «Mio cugino ha trascorso gli ultimi dieci anni a testimoniare un movimento che sfidava l’uccisione di persone di colore. Sapeva qual era la posta in gioco e stava cercando di proteggersi. Nessuno era disposto a proteggerlo».