Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Cinema

C’era una volta la Disney

È l’epoca dei live action. Crudelia è solo l’ultimo classico ad essere diventato una pellicola. I temi affrontati, però, spesso sembrano destinati a chi bambino non lo è più.

27 Maggio 2021 11:3727 Maggio 2021 17:53 Elisabetta Grandi
Crudelia in questi giorni nelle sale è l'ultimo prodotto di una Disney che guarda con sempre maggiore interesse agli adulti

Come poteva, Crudelia De Mon, essere così perfida ed egocentrica, da voler scuoiare centouno cuccioli di dalmata per farne pellicce? Se qualcuno se lo chiedeva fin dall’infanzia, ora può trovare la risposta nell’ultima produzione Disney, uscita nelle sale il 26 maggio, per la regia di Craig Gillespie, già autore dell’acclamato Tonya.

Perché Crudelia non è esattamente un live action

Il film scommette su quattro punti. A costumi, scenografia e make-up design, si aggiunge il “fattore Emma” moltiplicato per due, ovvero Stone e Thompson nei ruoli principali. A rigore, Crudelia non può essere considerato un live action, ossia una trasposizione di un cartone animato in un film con attori reali. Nel vorticoso susseguirsi di adattamenti, sceneggiature e format degli ultimi anni, questa, infatti, è una variante particolarmente acrobatica. È il prequel, o la origin story, di un personaggio nato come cartone animato ne La carica dei 101, uscito nel 1961 e rimasto nella memoria di generazioni di bambini nel corso di questi sessant’anni.

Fu proprio il remake di quel film a segnare la svolta, nel 1996, del filone dei live action di casa Disney, con il successo strepitoso della Crudelia interpretata da Glenn Close, che, non a caso, figura ora tra i produttori esecutivi del nuovo film. Come accade in altri remake di cartoon, anche in questo caso la versione live action è più cupa e ambigua rispetto al mood dell’originale.

Tutti i look di crudelia

La vicenda della protagonista è un frullato tra un’infanzia alla Oliver Twist e una giovinezza in stile Il diavolo veste Prada, il tutto immerso nella Londra punk-rock degli Anni ’70. Il filo conduttore visivo più forte, però, è quello della moda, che vede la costumista britannica Jenny Beavan, due volte premio Oscar, superare se stessa, con la creazione di ben quarantasette look originali per Crudelia e trentatré per la Baronessa, il personaggio di Emma Thompson.

Difficile che questi abiti – compreso quello che si elimina per autocombustione – possano interessare davvero ai bambini. Ma risulta sempre più evidente che simili film, ancorché firmati Disney, non siano pensati principalmente per loro. Piuttosto per chi è stato piccolo un tempo, e, attraverso tali pellicole, ripercorre emozioni e ricordi d’infanzia, ricucinati però in forma adulta.

Accade così che la produzione si rivolga a registi visionari come Tim Burton, autore di riferimento per i live action tratti da fiabe e cartoon.

L’origine dei Live action

La trasposizione di generi nasce come esperimento particolarmente sofisticato, basti pensare al Dick Tracy di Warren Beatty (con Madonna nel cast), che provò a riprodurre le geometrie visive, i colori primari e il mood del fumetto omonimo. Il risultato furono tre Oscar (scenografia, trucco e canzone) nel 1991. Il direttore della fotografia, allora, era Vittorio Storaro.

Ancora prima, c’era stato, nel 1980, Popeye di Robert Altman. Robin Williams fu il protagonista di una bizzarra pellicola, a cavallo tra la commedia e il musical, rimasta, pur a suo modo, un classico. Prodotto dalla Disney con la Paramount, il film ebbe anche una discreta risposta, ma evidentemente non all’altezza delle aspettative e perciò passò alla storia come flop.

La Carica dei 101, svolta dei live action

Bisogna arrivare al 1996, con il remake live action de La Carica dei 101, perché la Disney imbrocchi il filone giusto. Il box office, risponderà alla grande, inaugurando una lunga serie di successi. Negli ultimi dieci anni, così, sono stati prodotti Alice in Wonderland, Maleficent, Cenerentola, Il Libro della Giungla, La Bella e la Bestia, Dumbo, Aladdin, Il Re Leone e Mulan. In arrivo, poi, sempre a firma Disney, ci sarebbero La Sirenetta, Peter Pan, Pinocchio, Biancaneve e i Sette Nani e La spada nella roccia.  Da Ariel a Semola, i personaggi saranno interpretati da attori in carne e ossa, o, da cani in carne e ossa, come nel caso di Lilli e il vagabondo.

Difficile dire se si tratti solo di una vasta “operazione nostalgia”, ristretta al cinema, che è riuscita a mandare in sala generazioni nate dagli Anni ’50 ai ’90, insieme a figli e nipoti. O se non sia il riflesso di un più ampio fenomeno che investe da tempo l’intera cultura occidentale. Ossia l’incessante rivisitazione e riproposizione di contenuti prodotti nel secolo scorso. Vista in questo modo, il “nuovo” rimarrebbe legato a una tecnologia, che ci fornisce strumenti sempre più sofisticati, ma solo per rivedere ciò che già abbiamo amato in passato.

Pichetto supera il limite di 'assunzioni': il Mef blocca la nomina di Laura D'Aprile
  • Italia
Laura non c'è
La Ragioneria dello Stato ha bloccato la nomina a dirigente del Mase di D'Aprile, già in forze sotto Cingolani. Il motivo? Pichetto dopo aver moltiplicato le "assunzioni" anche dei consiglieri ha esaurito i posti disponibili. Che fine faranno i decreti relativi al Pnrr che ha firmato e che riportano la registrazione dell'incarico relativa al 2021?
Carlo Ciarri
Sono circa 2 mila i lavoratori irregolari nei cantieri di Venezia. La Guardia di Finanza smaschera un sistema strutturato di sfruttamento
  • Cronaca
Venezia, individuati 2 mila lavoratori irregolari nei cantieri navali
Paghe irregolari, voci fantasma in busta paga, mancato rispetto delle condizioni richieste dal contratto collettivo nazionale: la Guardia di Finanza smaschera un sistema articolato di sfruttamento.
Elena Mascia
La pm Angioni è stata condannata per il caso Denise Pipitone, secondo il giudice «mentì per coprire i suoi insuccessi».
  • Attualità
Denise Pipitone, l’ex pm Angioni condannata: «Mentì per coprire i suoi insuccessi»
Per il giudice di Marsala le accuse dell'ex pm Angioni al Commissariato di Mazara del Vallo sono false e vennero fatte solo per coprire «insuccessi professionali»
Claudio Vittozzi
Fedez e Fabio Rovazzi parlano della lite: «I soldi hanno rovinato tutto». Nel podcast del rapper svelati i retroscena: «Si parlava più dei contratti che di amicizia»
  • Gossip
Fedez e Fabio Rovazzi parlano della lite: «I soldi hanno rovinato tutto»
I soldi e il lavoro al centro della diatriba che ha portato, cinque anni fa, all'allontanamento dei due artisti. Oggi si ritrovano a Muschio Selvaggio: «Non dovevamo mettere il lavoro in mezzo».
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021