Argentina, un uomo punta la pistola contro Cristina Kirchner: arrestato

Redazione
02/09/2022

L'arma, carica, non ha esploso alcun colpo. Illesa la vicepresidente. L'aggressore, secondo i media locali, sarebbe un cittadino brasiliano.

Argentina, un uomo punta la pistola contro Cristina Kirchner: arrestato

Cristina Kirchner, vicepresidente ed ex presidente argentina, si è trovata una pistola puntata in faccia mentre rientrava in casa, nel quartiere Recoleta a Buenos Aires. Fortunatamente qualcosa si è inceppato e l’arma non ha esploso alcun colpo. Per il tentato omicidio è stato arrestato un uomo che stando all’agenzia di stampa Télam sarebbe un cittadino brasiliano. La pistola, come confermato dal ministero della Sicurezza, era carica. Un video diffuso da Tn Argentina mostra l’agguato.

Il video del tentato omicidio e l’arresto

Kirchner è rimasta illesa perché «per qualche ragione che non possiamo confermare tecnicamente in questo momento, l’arma, che era armata con cinque proiettili, non ha sparato anche se è stato premuto il grilletto», ha dichiarato il presidente Alberto Fernández in tv, definendo il fallito attentato un attacco alla democrazia. «Dobbiamo sradicare l’odio e la violenza dai nostri media e dalle discussioni politiche». A dare la notizia dell’aggressione è stato il ministro della Sicurezza Anìbal Fernàndez. Le immagini sono state trasmesse da diverse tv e sono circolate sui social. «Ora la situazione deve essere analizzata dal nostro personale per cercare di capire il movente e le intenzioni di questa persona», ha spiegato il ministro. Nel video si vede la vicepresidente circondata dagli uomini della sicurezza con una pistola puntata in volto. Kirchner si è gettata a terra, mentre l’aggressore è stato immediatamente bloccato.

Le accuse di frode e corruzione: la procura ha chiesto 12 anni di carcere per Kirchner

Cristina Kirchner era stata contestata duramente una settimana fa davanti alla sua abitazione da un gruppo di cittadini che la accusavano di corruzione e frode. Solo pochi giorni fa il pm Diego Luciani della Procura di Buenos Aires aveva chiesto una condanna a 12 anni per l’attuale vice presidente ritenendola il vertice di un’associazione a delinquere dedita a truffare lo Stato pilotando appalti di opere pubbliche negli anni tra il 2003 e il 2015.  Anche se condannata, l’ex presidente difficilmente andrebbe in carcere in quanto, come senatrice eletta, gode dell’immunità parlamentare. L’attacco a Cristina Kirchner è stato condannato dall’opposizione di Insieme per il cambiamento, che ha chiesto un’indagine sui fatti. Solidarietà a Kirchner è giunta su Twitter anche dal presidente venezuelano Nicolas Maduro.