Cristina D’Avena domani canterà alla festa per i dieci anni di Fratelli d’Italia, che si terrà dal 15 al 18 dicembre in Piazza del Popolo a Roma. Si esibirà il primo giorno, «invitata per passare una serata in spensieratezza e allegria: canterà canzoni di Natale e sigle dei cartoni animati». La notizia sta facendo discutere molto sui social, visto che la cantante è da decenni considerata come un’icona Lgbtq+. Da una parte c’è chi la difende, dall’altra chi l’ha già messa alla berlina, anche se l’ospitata alla festa del partito di Giorgia Meloni non significa necessariamente che D’Avena ne condivida le idee, non particolarmente aperte nei confronti dei diritti della comunità arcobaleno: cantare è il suo lavoro e sarà ovviamente pagata.

Cristina D’Avena e i «concerti per i gay»
Nel 2014, in un’intervista a Repubblica, Cristina D’Avena aveva dichiarato: «Faccio molti concerti per i gay. Mi vesto da fatina perché loro mi vogliono ancora così. Crimie è un simbolo. Una bambina maschiaccio che con la bacchetta magica si trasforma in prima donna. È l’ideale della trasformazione. Molti di loro sono cresciuti con questa speranza. Quando canto Crimi o Sailor Moon i gay si commuovono». Due anni dopo, ospiti della serata finale del Festival di Sanremo, si era esibita in un medley dei suoi maggiori successi con il microfono adornato da un fiocco arcobaleno.

Il disappunto dei fan su Twitter
Da idolo di grandi e piccini a «amica dei fascisti», come si legge su Twitter, per Cristina D’Avena il passo è stato breve. «Cristina D’Avena apre Atreju, la manifestazione della Meloni. Noi fasci siam così… na na na na na na…», scrive una utente del social network. Così un’altra: «Leggo Cristina d’avena in tendenza, pensavo fosse morta e invece è peggio: è fascia». Questo il tweet di un altro utente: «Cristina D’Avena, di cui a partire da bambino ho collezionato svariati dischi, ritagli, che sono andato a vedere dal vivo fin dagli Anni 90, va a cantare per quella che ha fatto battaglie contro ogni minimo diritto agli lgbt, perfino le unioni civili. Mi sento tradito».
Anche Cristina D’Avena.
Perché? pic.twitter.com/rPqkxAaxl4— Beefsquatch (@I_Beefsquatch) December 14, 2022