Per Marca, celebre quotidiano spagnolo, ormai è sicuro: Cristiano Ronaldo si è accasato e dal primo gennaio giocherà in Arabia Saudita. Il campione portoghese, attualmente impegnato in Qatar dove la sua nazionale giocherà domani l’ottavo di finale contro la Svizzera, potrebbe spostarsi di pochi chilometri, rispetto al precedente viaggio che lo voleva a bordo di un aereo di ritorno verso l’Inghilterra. Ma dopo l’addio anticipato al Manchester United e le voci di accordi con parecchi club europei, sembra che a spuntarla sia stato l’Al-Nassr. Una scelta facile da comprendere se si pensa alla faraonica offerta che gli sceicchi avrebbero presentato allo staff del calciatore: quasi 200 milioni di euro.

L’ingaggio: 119 milioni l’anno per due anni e mezzo più bonus
L’Al-Nassr è uno dei club principali dell’Arabia Saudita ma non vince un trofeo da tre anni. Ma la proprietà, già avvezza all’acquisto di campioni dai campionati europei, vuole tornare grande e per farlo si è tuffata sul campione portoghese. A quasi 38 anni, quindi, Cristiano Ronaldo saluterà l’Europa e andrà a guadagnare una cifra complessiva di quasi 200 milioni l’anno. Si parla di un ingaggio di 119 milioni netti a stagione, con un contratto di due anni e mezzo. A questi si aggiungono i bonus vari di cui potrà godere l’ex calciatore di Manchester United, Real Madrid e Juventus. CR7 troverà in squadra, tra gli altri, l’ex portiere del Napoli David Ospina, il brasiliano Luiz Gustavo, che ha vestito la maglia del Bayern Monaco, e Vincent Aboubakar, il camerunense autore del gol partita nel match vinto contro il Brasile, pochi giorni fa. Ad allenare l’Al-Nassr è Rudi Garcia, ex tecnico della Roma.
Ronaldo scaricato dai tifosi portoghesi
In Spagna ne sono certi, l’accordo è fatto. Cristiano Ronaldo quindi non tornerà in Portogallo e chissà che a fargli scegliere un volo diverso, con destinazione Arabia Saudita, non sia stato il sondaggio condotto nel suo Paese con lui protagonista. Il 70 per cento dei lettori del giornale A Bola, infatti, ha votato contro la presenza da titolare in nazionale del celebre campione. Una percentuale alta, che ha stupito tanti, ma che conferma il momento delicato vissuto da CR7, scaricato dallo United dopo i rapporti tesi con il tecnico Ten Haag e l’intervista al veleno di qualche settimana fa.
