Crisi energetica, Vienna Parigi e Shaghai spengono le luci notturne
La capitale austriaca sembra applicare restrizioni più severe, sulla stessa scia seguono Parigi e Shanghai
Si sentono i primi effetti della crisi energetica. Con il prezzo delle materie prime alle stelle, anche se ultimamente la tendenza sembra essere invertita alla Borsa di Amsterdam, alcune città del mondo stanno studiando come contrastare gli effetti di questo fenomeno negativo. Ecco quali sono alcune soluzioni.
Le misure di Vienna e Parigi per contrastare la crisi energetica
Le prime soluzioni per ridurre i consumi elettrici nelle metropoli sono state proposte e verranno attuate da Parigi e Vienna. Nella “città dell’amore” l’illuminazione sarà minore rispetto a ora. Infatti, Parigi ha deciso di anticipare lo spegnimento della Torre Eiffel, con le luci del simbolo della città che verranno spente alle 23:45 e non più alle 01:00 come di consueto. A spiegare questa soluzione ci ha pensato Françoise Martin, presidente della società che gestisce la torre, che ha detto: «Si tratta di un gesto simbolico per spingere tutta la cittadinanza a risparmiare energia».
Vienna invece, sembra aver adottato un piano molto più rigido. Il Governo sta studiando di decretare nel paese un blackout pubblico, spegnendo le luci in tutta la città a partire dalle ore 22. Edifici pubblici, vetrine e cartelloni pubblicitari: verrà tutto spento tranne l’illuminazione stradale che naturalmente aiuterà gli automobilisti e rimarrà accesa. Anche alcuni simboli nazionali della città, come l’Hofburg, verranno spento a partire dalle 22.
Shanghai segue la stessa linea
Il problema della crisi energetica non sembra essere solo in occidente. Anche Shanghai, megalopoli cinese che vanta 26 milioni di abitanti, sembra seguire la stessa linea. Infatti, nella città asiatica l’illuminazione notturna cesserà per due giorni della settimana, il lunedì e il martedì. Nelle ore notturne dunque, la metropoli sarà completamente al buio. Addirittura parte dell’illuminazione stradale verrà spenta, insieme ad edifici e cartelloni pubblicitari.
E in Italia? A quanto pare si sta parlando del tema in questi giorni e sul tavolo ci sono proposte di blackout pubblico per la città di Milano e per alcune zone del Veneto e delle Marche. Tuttavia, molto probabilmente le soluzioni verranno adottate solo dopo le prossime elezioni.