Crimea, sei condanne per la festa di matrimonio con canzoni patriottiche ucraine

Redazione
14/09/2022

Il tribunale della città di Bakhchisarai ha condannato quattro persone, tra cui la madre dello sposo e il proprietario del locale, a pene detentive dai cinque ai 10 giorni. Altre due a multe fino a 850 euro.

Crimea, sei condanne per la festa di matrimonio con canzoni patriottiche ucraine

Avevano cantato la canzone patriottica ucraina Chervona Kalyna durante un ricevimento di matrimonio in Crimea e il video postato sui social aveva provocato la reazione delle autorità filorusse della penisola annessa nel 2014 dalla Russia. Oggi sono scattate le prime misure. Il tribunale della città di Bakhchisarai – dove si è svolta la festa – ha condannato sei delle persone identificate dal video. Quattro di loro sono state arrestate. Si tratta del proprietario del locale condannato a 14 giorni di carcere, il dj e una delle partecipanti condannati a 10 giorni e la madre dello sposo, che dovrà scontare cinque giorni. Altre due invitati dovranno pagare multe fino a 50 mila rubli (850 euro). Lo riporta il quotidiano economico russo RBC.

Il parlamentare ucraino: «La Russia è uno stato fascista»

«In Crimea la Russia ha punito delle persone che avevano cantato una canzone ucraina a un matrimonio», ha commentato su Twitter il parlamentare ucraino Oleksiy Goncharenko nato a Odessa. «Il “tribunale” li ha condannati con arresti da 10 a cinque giorni e multe. E il proprietario del ristorante è stato costretto a scusarsi in un video e a dire che rispetta Putin. La Russia», ha concluso, «è uno stato fascista».

Organizzatori e ospiti accusati di «promuovere i simboli nazisti» e «screditare» le forze armate russe

Gli organizzatori e gli ospiti della festa sono stati accusati di «promuovere i simboli nazisti» e «screditare» le forze armate russe. Chervona Kalyna, nel cui testo (scritto a fine 800) si chiede che l’Ucraina venga liberata «dalle catene moscovite», è infatti diventato un inno della resistenza di Kyiv dopo l’invasione russa.  Gli arresti sono arrivati dopo che Sergei Aksyonov, il governatore della Crimea nominato dal Cremlino, questa settimana aveva messo in guardia i cittadini dallo scandire slogan filo-ucraini e cantare «brani nazionalisti». Non si tratta dei primi arresti del genere. Il mese scorso, sempre in Crimea un dj era stato condannato a 10 giorni di arresto per aver suonato una canzone ucraina.