Il conflitto in Ucraina va avanti ormai da 13 mesi, il Cremlino avverte: la guerra ibrida della Russia con i Paesi ostili durerà a lungo. Lo ha dichiarato Dmitry Peskov in conferenza stampa. Quando gli è stato chiesto in conferenza stampa quando ci si potesse aspettare la fine dell’invasione russa, Peskov ha reindirizzato la domanda al ministero della Difesa russo, facendo in tempo a offrire una cupa valutazione delle relazioni del Cremlino con l’Occidente.

«Gli obiettivi fissati per l’operazione militare speciale saranno raggiunti»
«Questa guerra ibrida che hanno scatenato contro il nostro Paese durerà per lungo tempo. E qui abbiamo bisogno di fermezza, fiducia, concentrazione e unità attorno al presidente», ha detto Peskov, citato dalle agenzie russe. «Continueremo a difendere gli interessi dei nostri atleti in ogni modo possibile. Continueremo i contatti con il Comitato Olimpico Internazionale proprio per proteggere gli interessi dei nostri atleti», ha poi aggiunto. Per “guerra ibrida” si intende una strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare (con attori non-statali) e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. Secondo un rapporto pubblicato ieri dal Guardian, il portavoce presidenziale aveva avvertito i membri dell’élite culturale e politica russa durante una cena di Capodanno che la guerra sarebbe andata avanti per «molto, molto tempo». «C’è la convinzione assolutamente dominante nella nostra società che tutti gli obiettivi fissati per l’operazione militare speciale saranno e dovranno essere raggiunti», ha aggiunto Peskov. Sempre nella stessa occasione, il portavoce del Cremlino ha parlato dell’invito recapitato da Volodymyr Zelensky a Xi Jinping, per un incontro in Ucraina: «Conosciamo la posizione equilibrata della Cina, la apprezziamo molto e crediamo che il leader cinese decida l’opportunità di determinati contatti e non abbiamo il diritto di dare alcun consiglio in questo ambito».

Lavrov attacca la Nato, il vice schernisce gli Stati Uniti
In conferenza stampa dopo i colloqui con l’omologo iraniano Hossein Amirabdollahian, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato L’occidente di non voler fermare il la guerra: «Abbiamo attirato l’attenzione sulla linea sovversiva dei Paesi della Nato, che sono coinvolti nel conflitto da molto tempo e sempre più in profondità, come in nessun altra parte del mondo».

Intanto, Mosca ha sospeso la condivisione di informazioni sulle sue forze nucleari con gli Stati Uniti, compresi gli avvisi sui test missilistici. Lo ha riferito il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, che ridicolizzato la proposta di Washington di sostenere l’istituzione di un tribunale speciale contro i crimini compiuti dalla Russia nella guerra in Ucraina: «Se lo sono inventato da soli, che si divertano pure». Da parte sua, Vladimir Putin ha ammesso durante un incontro con il governo che «le sanzioni imposte all’economia russa nel medio termine possono davvero avere un impatto negativo» e che, per questo, «occorre lavorare sulla domanda interna».