Il colosso bancario elvetico UBS ha avviato trattative per acquisire in tutto o in parte la seconda banca svizzera, Credit Suisse, alle prese con una crisi di liquidità e di credibilità che ne ha fortemente compromesso la posizione sui mercati: lo scrive il Financial Times, spiegando che i consigli di amministrazione dei due maggiori istituti di credito svizzeri si incontreranno separatamente durante il fine settimana per valutare un’operazione che rappresenterebbe la più grande fusione bancaria in Europa dalla crisi finanziaria.

Il sostegno della Banca nazionale svizzera e della Finma
Stando al quotidiano economico inglese, l’operazione avrebbe il sostegno della Banca nazionale svizzera e della Finma, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari. Entrambe hanno comunicato alle rispettive autorità americane e britanniche, scrive il giornale citando una fonte anonima, che l’acquisizione da parte di UBS rappresenta «il piano A» per fermare la crisi di fiducia di cui soffre Credit Suisse.

Il raggiungimento dell’intesa è tutt’altro che scontato
La BNS sarebbe intenzionata a disporre «di una soluzione semplice prima dell’apertura dei mercati, lunedì», prosegue il Financial Times. Il raggiungimento dell’intesa non sarebbe scontato: UBS intenderebbe infatti valutare i rischi che un’acquisizione totale o parziale potrebbe comportare per le sue attività. Ieri il titolo Credit Suisse, malgrado le rassicurazioni delle autorità e la linea di credito da 50 miliardi di franchi concessa mercoledì sera dalla BNS. ha perso in borsa l’8 per cento scendendo a 1,86 franchi. UBS ha un valore di mercato di 56,6 miliardi di dollari, mentre le azioni di Credit Suisse hanno chiuso venerdì con un valore di 8 miliardi di dollari. L’acquisizione sarebbe vista di buon occhi da una parte della politica elevtica. Frena invece Eugen Haltiner, ex presidente della Finma. In un’intervista dall’Aargauer Zeitung ha infatti dichiarato che la Commissione per la concorrenza (Comco) non vedrebbe probabilmente di buon occhio un’eventuale fusione tra Credit Suisse e UBS, «perché entrambi gli istituti hanno una posizione dominante sul mercato».