Forza, caparbietà e una voglia matta di giocare a pallone con il sogno della Nazionale. Questo e molto altro nel film tv Crazy for Football – Matti per il calcio, in prima tv su Rai1 stasera 1 novembre alle 21,25. La regia è di Volfango De Blasi, già autore nel 2016 di un documentario omonimo vincitore del David di Donatello. La visione sarà possibile anche in streaming sul sito o tramite l’app RaiPlay.
Crazy for Football, trama e cast del film in onda stasera 1 novembre 2021 su Rai1
Sergio Castelllitto, Max Tortora e Antonia Truppo sono i protagonisti di Crazy for Football, che racconta la storia di un gruppo di ragazzi con problemi psichiatrici e un grande sogno: giocare a calcio. La loro vita cambia dopo l’incontro con Saverio, psichiatra idealista che preferisce anteporre lo sport ai TSO e alle cure farmacologiche. Per farlo, decide di mettersi contro chiunque, anche contro il proprio direttore De Matris che decide di negargli i finanziamenti.
Nel giro di pochi giorni, grazie al supporto della sua assistente Paola e dell’appassionato allenatore Zaccardi, Saverio riesce a dare vita a una vera squadra. I ragazzi escono così dalla loro gabbia di paure e malattia, indirizzando la propria vita verso quello che poteva sembrare solo un sogno. Giocare a calcio e aspirare a un posto fra i grandi. Il film vede anche la partecipazione straordinaria di Massimo Ghini.
Crazy for Football, la storia vera che ha ispirato il film
Alla base del film di Volfango De Blasi c’è la storia vera che ha portato alla creazione di una squadra italiana in vista del primo Campionato mondiale di calcio a 5 per pazienti psichiatrici, nato nel 2016 con la prima edizione disputata in Giappone. L’Italia si è laureata campione due anni dopo a Roma, nel 2018. Il progetto è ancora attivo ed è possibile sostenerlo tramite una donazione sul sito ufficiale, crazyforfootball.org.
Crazy for Football: Santo Rullo ed Enrico Zanchini, chi sono i pilastri del progetto
Uomo chiave della vicenda è Santo Rullo, psichiatra professionista che da oltre trent’anni combatte per ribadire l’importanza dello sport durante i trattamenti sanitari per persone affette da disturbi psichiatrici. « Interista, psichiatra, curioso delle vite degli altri, incurante della propria». Si presenta così, sul suo profilo Twitter, il dottore classe 1961, che ha descritto il suo amore per il progetto in più occasioni. «Il Mondiale in Giappone è stata la realizzazione del sogno che avevo da bambino, allenare la Nazionale, ma non solo del mio», gli si sente dire nel documentario del 2016. «Spesso le persone con patologie psichiatriche vedono i loro sogni tramutarsi in incubi. Lo sport stimola l’autostima, incoraggia la socializzazione e la coesione».
Sport è amicizia, divertimento e rispetto per il prossimo!
Torna ad allenarti in sicurezza negli impianti, nelle palestre e all'aria aperta.#sportivisirinasce #sportgoverno pic.twitter.com/e9YhBcrxNC— SportGoverno (@SportGoverno) October 27, 2021
Specializzato con lode in Psichiatria alla Sapienza di Roma nel 1988, è stato docente presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica della Capitale. Nel corso della sua carriera ha lavorato in diverse strutture romane ed è stato anche Presidente del comitato scientifico ECOS (European Culture and Sport Organization).
Per Crazy fo Football, l’uomo è anche guida di un team ad hoc, il quale monitora costantemente la salute sia mentale sia fisica dei ragazzi. È grazie al suo impegno e alla sua dedizione alla causa che sempre più persone in giro per il mondo stanno venendo a conoscenza dei grandi benefici che lo sport arreca nelle situazioni più difficili.
Alla guida della Nazionale c’è invece Enrico Zanchini, il quale ha sin da subito iniziato a sviluppare una grande empatia con i ragazzi, ottenendo risultati eccezionali come conferma il trionfo mondiale nel 2018. La sua squadra si compone di 25 giocatori, con giovani provenienti da tutta Italia e affetti da patologie psichiatriche certificate. In raduni da cinque giorni l’uno per quattro volte all’anno, i ragazzi effettuano una preparazione atletica simile a quella dei calciatori professionisti con sedute di allenamento, partite amichevoli e visite mediche.
Crazy for Football: non solo film, anche documentari e libri
Crazy for Football fonda le sue radici in diversi progetti nel corso degli ultimi quindici anni. Nel 2004 infatti prese vita Matti per il calcio, film autoprodotto e diretto da Volfango De Biasi e Francesco Trento, con la collaborazione di Santo Rullo. Qui veniva raccontata l’esperienza del Gabbiano, squadra di calcio a 5 composta interamente da pazienti psichiatrici.
Grazie al successo del film, i cui meriti sono stati riconosciuti a livello internazionale, è nato il documentario Crazy for Football del 2016. In seguito, la storia è anche approdata in libreria grazie al libro omonimo edito da Longanesi.