Covid Usa, scattano i licenziamenti contro i militari no vax: congedo per 103 marines e 27 aviatori
Tra i licenziati, anche un comandante della Marina. Oltre 2mila 700 le lettere di richiamo già inviate dall'esercito, che comincerà a licenziare da gennaio.
Gli Stati Uniti lottano contro i no vax. L’avanzata del Covid, la paura per la variante Omicron e una campagna vaccinale che non coinvolge interamente la popolazione, “costringono” gli USA a intervenire. E a farlo sono, innanzitutto, i corpi di marines, aeronautica, marina ed esercito. Le forze armate americane hanno deciso di scendere in campo contro chi non si è vaccinato. 103 marines sono stati congedati dopo aver rifiutato la dose di vaccino, così come 27 membri dell’aeronautica e un comandante della Marina. L’esercito, invece, ha emesso ben 2mila 700 lettere di richiamo verso i propri soldati che non hanno acconsentito alla vaccinazione, rimuovendone sei da posizioni di alto rango e programmando i licenziamenti a partire da gennaio.
Vaccini anti Covid: tra le forze dell’ordine USA una minoranza rifiuta
Non si parla di numeri eclatanti, se analizzati nel complesso, ma il governo statunitense ha deciso comunque di intervenire. A rifiutare i vaccini anti Covid, secondo i dati diffusi, è una minoranza rispetto al milione e 300mila truppe attualmente in servizio. Nell’esercito, ad esempio, il 98 per cento dei soldati ha ricevuto la prima dose, mentre nei marines la percentuale cala al 95, nell’Aeronautica al 97,5 e nella Marina si parla del 98,4 con il ciclo vaccinale già completato. Il vaccino negli Stati Uniti è obbligatorio per il personale militare dallo scorso agosto e sono state tante le avvertenze rivolte a chi, invece, ha scelto di dire no.
Vaccini anti Covid: tra esenzioni e semplici rifiuti
La stima di chi ha attualmente rifiutato il vaccino anti Covid tra il personale delle forze militari si aggira intorno alle 30mila unità. Di queste, qualche migliaia ha ottenuto esenzioni temporanee per gravidanze, pensionamenti o posti di lavoro in luoghi in cui scarseggiano le forniture. Altri vantano esenzioni permanenti, il più delle volte per motivo religioso. Ma anche così, almeno 20mila sono ancora senza alcuna esenzione e tra loro quasi 5mila hanno semplicemente rifiutato. In tutto il paese, ad aver ricevuto almeno una dose tra gli abitanti dai 18 anni in su è il 72 per cento della popolazione.