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Il Covid spaventa l’UE: come aumentano le restrizioni in Europa

Dall’Austria al Belgio, passando per Olanda, Francia, Germania, i paesi del nord e dell’est Europa: aumenta il numero di lockdown e di regole nel Vecchio Continente per fermare l’avanza del virus

15 Novembre 2021 15:23 Redazione
Il Covid spaventa l'UE: come aumentano le restrizioni in Europa. I paesi europei inaspriscono le regole contro affollamenti e no vax

Il Covid continua a correre in Europa. Il Centro europeo per il contro delle malattie considera “molto preoccupante” la situazione in Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria. Sono questi i paesi che nelle ultime ore vivono le situazioni peggiori a livello di numeri e nuovi contagi. “Preoccupante” la situazione di Austria, Danimarca, Germania, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania e Slovacchia, sempre secondo la catalogazione dell’Ecdc. L’Italia, secondo l’ente, è inserita nel gruppo con “bassa preoccupazione” insieme a Malta, Svezia e Spagna. Intanto in tutta Europa continuano ad aumentare le restrizioni.

Covid: discoteche chiuse in Belgio, scatta il lockdown per i no vax in Austria

Tra i paesi inseriti nella prima delle tre fasce, è il Belgio uno dei più attivi con le nuove restrizioni. Anticipando al 17 novembre rispetto all’iniziale scelta ricaduta sul 19, il paese belga chiuderà discoteche e palestre per almeno tre settimane. Torna, inoltre, l’obbligo della mascherina al chiuso dai 9 anni in su. Scelte che sembrano avvicinarsi a quelle prese dall’Austria, in cui dalla mezzanotte di oggi è scattato il duro lockdown per i non vaccinati. Si parla di circa due milioni di austriaci che da oggi potranno uscire soltanto per andare a lavorare, svolgere attività motoria o acquistare beni di prima necessità. Multe salate per i trasgressori: 500 euro per i cittadini e 3mila 600 euro per gli esercenti. E per la movida non basta più il vaccino: serve un tampone pcr negativo.

Covid: l’Olanda chiude bar e ristoranti alle 20. Francia e Germania corrono ai ripari

In Olanda, il governo ha deciso di imporre la chiusura di bar e ristoranti alle 20, mentre i negozi di beni non essenziali caleranno le saracinesche alle 18. Niente tifosi allo stadio per le prossime tre settimane. A scendere in campo anche Francia e Germania. I francesi stanno cercando di aumentare la percentuale di vaccinati e il governo ha deciso di imporre l’obbligo della terza dose agli over 65. Angela Merkel, invece, ha parlato di un paese tedesco che avrò bisogno del supporto dei soldati al fianco del sistema sanitario: si parla di 12mila militari su tutto il territorio. Le ha fatto eco Olaf Scholz, futuro cancelliere, che ha annunciato il prossimo ricorso al green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro e del ripristino dello smart working.

Covid: restrizioni anche nel Nord e nell’Est Europa

Sceglie la via del lockdown in stile austriaco, invece, la Lettonia. La restrizione, iniziata lo scorso 21 ottobre per tutti i cittadini, da oggi varrà soltanto per i non vaccinati. L’Ucraina, invece, ha scelto di sospendere lo stipendio a dipendenti statali e insegnati no vax. In Islanda, ristoranti e pub chiusi alle 22, dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di mascherine nei luoghi affollati. La Norvegia, intanto, ha reintrodotto il green pass per eventi, luoghi pubblici e locali notturni.

 

 

 

 

 

 

 

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