Tamponi rapidi, quali sono gli errori da evitare

Redazione
09/01/2022

Con la variante Omicron è più alta la possibilità di risultare “falso negativo”. Ecco i consigli per effettuare il test in sicurezza.

Tamponi rapidi, quali sono gli errori da evitare

C’è chi sostiene che la variante Omicron “buchi” il vaccino. Di sicuro, è più contagiosa rispetto a Delta e sfugge più facilmente ai tamponi rapidi. Il motivo è da ricercare nel tipo di campione prelevato, nella differente sensibilità dei test antigenici rispetto a quelli molecolari, così come nell’intervallo tra un tampone e l’altro. In parole povere, con Omicron e i test fai da te è più alta la probabilità di risultare “falso negativo”. Ecco alcuni errori da evitare al momento del tampone “casalingo”.

Test rapidi, il margine di errore è più alto

Innanzitutto, bisogna specificare che i test antigenici hanno una sensibilità un po’ inferiore rispetto al tampone “classico” (molecolare). Il margine d’errore superiore fa sì che già normalmente ci possa essere un certo numero di falsi negativi, ovvero di persone che sono positive al Covid anche se dal test risultano non contagiate. Detto ciò, questa evenienza è “favorita” da Omicron: prove crescenti indicano infatti che la variante sarebbe più facilmente rilevabile con test salivari anziché con tamponi nasali. Insomma, Omicron si si raccoglierebbe soprattutto in gola, non nelle narici.

Tamponi rapidi, ecco gli errori da evitare. Con Omicron è più alta la possibilità di risultare “falso negativo”.
Covid, il tampone effettuato in farmacia è più affidabile (Hannibal Hanschke/Getty Images)

Test rapidi, meglio farli in farmacia

Ci sono poi altri fattori che possono inficiare il risultato del test rapido. Innanzitutto c’è il metodo di prelievo: le confezioni dei tamponi fai da te contengono tutte le istruzioni per una corretta esecuzione, ma il personale di una farmacia è certamente in grado di prelevare il campione adeguato. Questo evita tra l’altro il rischio di test “nullo”, che andrebbe quindi ripetuto (con un’ulteriore spesa).

Test rapidi, da effettuare in sequenza

E poi c’è il momento dell’esecuzione del test. Dato che il periodo di incubazione di Omicron sembra essere più breve, più test rapidi vengono eseguiti, più si riducono le possibilità di un falso negativo. Visto che nei primi due giorni il virus non è rilevabile dai tamponi, il consiglio è di effettuare passate almeno 48 ore dal contatto con un positivo, per poi ripetere in sequenza il test ogni 24 ore. Molte confezioni di test antigenici danno proprio queste istruzioni. Questo nel caso, appunto, di un contatto stretto con un soggetto risultato positivo. Quando invece ci sono i sintomi del Covid, invece, il test può essere effettuato subito.