Negli aeroporti italiani cade l’obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina. Ci saranno infatti solo controlli a campione. È quanto prevede la nuova ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Rimane però l’obbligatorietà di presentare un test negativo al momento dell’imbarco nel Paese asiatico.
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All’arrivo dalla Repubblica Popolare verranno effettuati tamponi a campione
Il precedente documento prescriveva, oltre al tampone negativo da presentare in Cina, «l’obbligo di sottoporsi ad un test antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, ovvero, qualora ciò non fosse possibile, entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento». L’ordinanza firmata oggi da Schillaci, invece, precisa che «ai soggetti provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese possono essere eseguiti ulteriori tamponi a campione al momento dell’arrivo all’aeroporto nell’ottica di garantire la sorveglianza genomica per identificare precocemente eventuali varianti».
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Rimane l’obbligo di presentare un test negativo al momento dell’imbarco in Cina
Per quanto riguarda invece la misura prorogata «si applica la seguente disciplina: obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, la certificazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti la partenza dal territorio della Repubblica Popolare Cinese, ad un test molecolare o ad un test antigenico effettuati per mezzo di tampone con risultato negativo». Nelle raccomandazioni anche l’utilizzo della mascherina Ffp2 all’interno dei velivoli e delle aerostazioni, soprattutto ai soggetti vulnerabili o con sintomi respiratori.
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