Con l’arrivo dell’anno scolastico, il governo è pronto per stabilire le nuove regole per il Covid a scuola. Sono diverse le ipotesi al vaglio e anche gli esperti sono divisi sull’uso della mascherina ma anche sull’organizzazione delle elezioni politiche, che quest’anno si terranno il 25 settembre in un giorno molto vicino dall’inizio della scuola. Vediamo quali sono tutte le idee sul tavolo e quando ci sarà una risposta definitiva.
Mascherine a scuola: le ipotesi al vaglio degli esperti
In generale, l’esecutivo sarebbe intenzionato a togliere le mascherine nelle aule scolastiche. Anche se gli esperti non sono tutti d’accordo, non dovrebbe essere più necessario portare le mascherine dal primo settembre, a meno che non ci sia un’impennata dei contagi in autunno. Oltre ai dispositivi di protezione, sarebbe buona norma pensare all’aerazione dei locali e all’addio alle cosiddette classi pollaio. La soluzione di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, sarebbe quella di installare degli impianti di aerazione molto simili a quelli che si usano negli uffici. Roberto
Quanto alle modalità della didattica, la scuola dovrebbe tornare in presenza in modo definitivo a meno che non ci sia la richiesta dei genitori con certificato medico che attesti l’impossibilità di seguire le lezioni in sede. Resta la distanza di un metro tra i banchi, ma solo dove l’istituto scolastico lo permette. L’organico per il Covid ha il contratto scaduto lo scorso 15 giugno e non dovrebbe essere rinnovato. Anche il controllo dell’obbligo vaccinale si è fermato a metà giugno.
Quando entreranno in vigore le nuove direttive
La discussione proseguirà comunque nei prossimi giorni perché le direttive dovranno essere pronte all’inizio dell’anno scolastico, quindi prima del primo giorno di scuola per la regione che tradizionalmente dà il via. Questo sarà l’anno 2022/2023 e (forse) il primo più leggero da due anni a questa parte.