Tre dosi di vaccino più un trial clinico per contrastare il Covid 19. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver partecipato attivamente alla sperimentazione del vaccino nasale Sputnik e di non aver sviluppato alcun sintomo. Il leader russo, domenica 21 novembre, aveva inoltre ricevuto la terza dose di vaccino anti Covid, sempre targato Sputnik. Dopo le quattro dosi complessive, però, Putin potrebbe non fermarsi. Secondo quando consigliatogli dal vice direttore delle ricerche del Centro nazionale di epidemiologia e microbiologia Gamaleya, Denis Logunov, il presidente potrebbe scegliere di ricevere anche una ulteriore dose “nasale”.
#NovoOgaryovo: The President was re-vaccinated with Sputnik Light and had a meeting with Gamaleya Centre Deputy Director Denis Logunov https://t.co/WchIka5MOb
— President of Russia (@KremlinRussia_E) November 21, 2021
Vladimir Putin: «Tutto procede bene»
Vladimir Putin era stato al centro di indiscrezione, ora confermate, di un suo volontario avvicinamento ai test. Una procedura andata per il meglio, secondo il presidente, che ha raccontato la sua esperienza. «Logunov mi ha chiesto di inspirare profondamente contando fino a tre mentre mi ha spruzzato il prodotto in una narice e poi nell’altra. Poi sono rimasto seduto un quarto d’ora e tutto è finito», ha dichiarato. Mentre sulla terza dose iniettatagli domenica scorsa, durante una riunione di governo avrebbe spiegato: «Sei mesi esatti dopo aver ricevuto il vaccino, la mia protezione si era abbassata. Gli specialisti mi hanno raccomandato di sottopormi a una procedura di rivaccinazione, che è quello che ho fatto un paio di giorni fa». Il mix delle due procedure non pare aver sortito alcun effetto negativo su Putin. Almeno secondo quanto dichiarato dallo stesso protagonista della vicenda: «Oggi, dopo aver completato queste due procedure, mi sono già allenato. Quindi posso confermare che tutto procede bene. Vedremo poi quale sarà il risultato a livello di anticorpi».
Vaccini, il caso Sputnik al G20
Soltanto poche settimane fa, Putin aveva chiesto al G20 il riconoscimento del vaccino Sputnik V, ancora non utilizzato in Unione Europea e negli Stati Uniti. «Suggeriamo di chiedere ai ministri della Salute del G20 di sviluppare rapidamente una soluzione per il riconoscimento reciproco dei certificati nazionali di vaccinazione», aveva dichiarato rivolgendosi all’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. Il vaccino, intanto, non decolla in Russia e il paese è sempre alle prese con la crisi pandemica.