Covid, le restrizioni nel mondo durante le feste di Natale

Redazione
20/12/2021

La variante Omicron stravolge le vacanze in tutto il mondo. Il Regno Unito alle corde va verso nuove restrizioni. Lockdown in Olanda, chiusure in Danimarca. Stretta sui viaggi in Israele e Germania. Ecco la situazione Paese per Paese.

Covid, le restrizioni nel mondo durante le feste di Natale

La nuova ondata di contagi e la diffusione della variante Omicron sta travolgendo le feste natalizie in tutto il mondo. Mentre i casi della mutazione del Covid-19 continuano a crescere, in particolare nel Regno Unito e in Irlanda, l’Europa si prepara a un Natale sempre più blindato, con l’annuncio di un semi-lockdown in Danimarca che si aggiunge a quello più duro in vigore nei Paesi Bassi. Ma la stretta su viaggi e contatti sociali si impone in quasi tutto il Vecchio continente. Secondo un sondaggio di Demoskopika, infatti, poco più della metà degli italiani (52%) avrebbe deciso di andare in vacanza per le festività di fine anno, con il 24% che ha già prenotato. Al netto di chi è ancora indeciso (15%), gli italiani pronti a fare le valigie sarebbero 18 milioni e 9 su 10 sceglieranno mete italiane. Sul versante opposto, sono 24 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (48%): il 12,4% di costoro perché “pur volendo ha ancora timore a viaggiare” e il 16% (ben 8 milioni) ha addirittura cancellato la prenotazione dopo la notizia della variante Omicron.

Regno Unito, Omicron fa paura: si va verso nuove restrizioni

L’epicentro europeo della variante Omicron, la cui rapidità di diffusione ipotizzata dagli esperti sembra confermarsi con il passare dei giorni, resta il Regno Unito. «La nostra strategia da quando è emersa la mutazione è stata e rimane quella di guadagnare tempo, affinché i nostri scienziati possano valutare la minaccia e costruire le nostre difese», ha affermato il ministro della Salute britannico Sajid Javid, spiegando che non è possibile escludere misure restrittive anche prima di Natale. Nel Paese è già stato reintrodotto l’obbligo di mascherina al chiuso e per accedere a discoteche o ai grandi grandi eventi serve dimostrare di essere vaccinati o avere con sé un test recente che dimostri la negatività. Il governo ha allo studio il cosiddetto “piano C”, un’ipotesi di restrizioni che vanno dalle «linee guida blande» fino al lockdown. Secondo il comitato degli esperti per le emergenze, in Inghilterra le nuove misure di contenimento del contagio devono entrare in vigore al più presto, prima del 2022. Anche in Irlanda del Nord la vicepremier Michelle O’Neill ha avvertito che Omicron potrebbe colpire il Paese «come una tonnellata di mattoni», provocando nello scenario peggiore 30mila casi al giorno. A pochi giorni dal Natale accelera così anche la stretta, che potrebbe colpire anche la Premier League.

Le strade di Londra (foto Getty Images).

Danimarca, chiusi per un mese teatri, cinema e parchi

La Danimarca, seconda solo al Regno Unito per la diffusione di Omicron in Europa, chiuderà per un mese teatri, cinema e parchi divertimenti, mentre a bar e ristoranti sarà imposto un coprifuoco alle 23.

Olanda, lockdown duro fino al 14 gennaio

L’Olanda ha avviato il più rigido lockdown dalla scoperta della variante e almeno fino al 14 gennaio resteranno aperti solo i negozi essenziali, come i supermercati e farmacie, che funzioneranno fino alle 20. Serrata invece per le attività considerate non essenziali, cinema come teatri, musei, sale concerti. I servizi di ristorazione funzioneranno con delivery e take away. Per quanto riguarda gli incontri, in questo periodo di restrizioni è vietato ricevere a casa più di 2 persone al giorno dai 13 anni in su. Il numero salirà a 4 solo nei giorni del 24, 25 e 26 dicembre e a Capodanno. All’aperto si potranno incontrare solo gruppi di due persone, tranne nel caso in cui si tratti di persone che fanno parte dello stesso nucleo domestico.

Svizzera, certificato 2G per accedere ai ristoranti

Nuove restrizioni anche in Svizzera, dove solo vaccinati e guariti potranno accedere a ristoranti, cinema, centri fitness e musei. La maggioranza degli svizzeri è d’accordo con l’introduzione del certificato 2G (ossia quello dato a vaccinati o guariti), come dimostra una recente rilevazione di Sonntagsblick. Nel Paese una persona su due sarebbe favorevole al lockdown solo per le persone non vaccinate.

Germania, stretta sui rientri dall’estero

In Germania, invece, il governo per ora ha escluso chiusure, nonostante le raccomandazioni del comitato scientifico. «Non ci sarà un lockdown prima di Natale. Ma avremo una quinta ondata, perché abbiamo oltrepassato un numero critico di infezioni Omicron. Questa ondata non può più essere completamente fermata», ma può essere combattuta «con i vaccini obbligatori», ha detto il neoministro della Salute tedesco Karl Lauterbach. In questo scenario crescono anche le limitazioni ai viaggi: Berlino ha imposto restrizioni agli ingressi da Francia e Danimarca, dichiarate zone ad alto rischio Covid. Chi arriverà da questi Paesi senza essere vaccinato, o senza avere un certificato di guarigione, dovrà fare dieci giorni di quarantena, periodo che potrà essere ridotto con un test negativo dopo cinque giorni. A questo punto, tutti i Paesi confinanti con la Germania, escluso il Lussemburgo, vengono considerati Paesi ad alto rischio Covid dalle autorità sanitarie tedesche. Berlino ha imposto una quarantena di due settimane anche a chi arriva dal Regno Unito, anche se vaccinato.

Berlino durante le feste di Natale (foto Getty Images).

Austria, solo chi ha la terza dose entra nel Paese

In Austria solo chi ha già ricevuto la terza dose potrà entrare nel Paese mentre per gli altri vaccinati o guariti ci sarà l’obbligo di tampone molecolare negativo non più vecchio di 72 ore. Per i non immunizzati sarà necessaria una quarantena di dieci giorni. L’isolamento potrà essere interrotto dopo cinque giorni con un pcr negativo. Per i pendolari transfrontalieri basta invece il certificato 3G (guariti, vaccinati oppure testati).

Francia, saltano le feste di Capodanno a Parigi

In Francia si valutano diversi scenari sopo che in prima battuta è stato adottato il Super green pass in cui conta solo il vaccino e non i tamponi, sul modello italiano. Il Comitato scientifico francese per l’emergenza Covid ha invitato il governo di Parigi a introdurre una stretta per Capodanno. Il municipio della Capitale Parigi ha intanto annunciato la cancellazione dei fuochi d’artificio e dei concerti previsti sulle Champs-Elysées la sera del 31 dicembre.

Le strade di Bordeaux, nel Sud della Francia (foto Getty Images).

Spagna, si valutano misure di contenimento

La situazione sanitaria legata al Covid in Spagna «non può essere considerata buona», ragion per cui nei prossimi giorni verranno studiate eventuali restrizioni: lo ha affermato il premier Pedro Sánchez in una dichiarazione istituzionale da Barcellona. Il primo ministro ha annunciato di aver convocato una riunione dei presidenti regionali per mercoledì pomeriggio, con l’obiettivo di «studiare misure condivise per far fronte» alla nuova ondata. Sánchez ha sostenuto che quest’ondata di contagi rappresenta un rischio «reale», anche se «è diversa», perché il grosso della popolazione ora è vaccinato e ciò permette di limitare la pressione sugli ospedali e le morti. «Vaccinare, vaccinare e vaccinare», è l’appello del premier spagnolo, che ha poi ricordato che ci sono «altre misure» che «hanno dato buoni risultati», come «mascherine e gel» per le mani.

Stati Uniti, ci si prepara a un periodo di divieti

Omicron fa paura e gli Stati Uniti alzano la guardia. In attesa del discorso alla nazione del presidente Joe Biden sulla pandemia in calendario martedì, ristoranti, aziende e università americane lanciano una stretta, con mini lockdown spontanei per mancanza di personale o per piccoli focolai. Presenze in ufficio ridotte al lumicino.Il prestigioso ateneo di Harvard ha annunciato il ritorno delle lezioni online per tre settimane in gennaio. La Cnn ha chiuso invece gli uffici al personale non essenziale e limitato le presenze negli studi televisivi. Il balzo dei casi di Covid ha costretto anche alla cancellazione di molte feste aziendali, soprattutto a New York tornata a essere epicentro del contagio in Usa. Numeri record che hanno costretto Wall Street, fervente sostenitrice del lavoro in presenza e fra le prime a riportare i dipendenti alle loro scrivanie, a fare marcia indietro. Goldman Sachs ha ordinato di cancellare tutti i party aziendali per limitare la diffusione del virus. JPMorgan ha raccomandato allo suo staff di posticipare gli «eventi in cui indossare la mascherina potrebbe essere difficile, come quelli incentrati sul mangiare e bere». Ma sono anche le piccole aziende come i ristoranti a essere costretti a chiudere: focolai fra i dipendenti e la carenza di personale hanno spinto molti esercizi – già alle prese con il caro prezzi delle materie prime e i suoi effetti sul menù – a optare per chiudere almeno temporaneamente. Ondate di chiusure temporanee anche a Broadway, dove le cancellazioni di spettacoli a causa di casi di Covid nello staff si stanno moltiplicando. Insomma fra gli americani torna a salire l’ansia e la paura, anche se per ora in pochi rivedono i loro piani per le feste. Gli aeroporti sono infatti affollati con un traffico record dall’inizio della pandemia, a dimostrare che anche se Omicron fa tremare quest’anno il Natale sarà diverso.

Israele, nuove restrizioni per chi viaggia

Israele si appresta a inserire l’ Italia e altri nove Stati (Usa compresi) nella cosiddetta ‘Lista rossa’ dei Paesi che contano un alto numero di infezioni da Covid. È la raccomandazione che arriva dal ministero della Sanità e che il governo si appresta a varare. La disposizione parte nella notte tra martedì e mercoledì prossimi e implica il divieto per gli israeliani di partire per i Paesi indicati. Gli altri sono Belgio, Germania, Ungheria, Marocco Portogallo, Canada, Svizzera e Turchia.

Iran, primo caso Omicron: si va verso restrizioni

L’Iran ha registrato il primo caso di variante Omicron. Lo ha annunciato il viceministro della Salute Kamal Heidari. “Il governo dovrebbe annunciare presto severe restrizioni, compresa la chiusura di luoghi pubblici come scuole, università, concerti, stadi, ristoranti, altrimenti in 3-4 settimane avremo un picco di contagi Omicron nel Paese”, ha dichiarato Hamidreza Jamaati, funzionario del ministero della Salute, citato dall’Isna.