Il Covid corre in Europa ma non solo. Dall’altra parte del pianeta la variante Omicron continua a fare paura e allora anche negli Stati Uniti arriva l’obbligo vaccinale. Ad annunciare la nuova norma che riguarderà i lavoratori del settore privato è New York, uno dei simboli americani nel mondo. Nella Grande Mela è stato il sindaco uscente Bill De Blasio ad annunciare che la regola entrerà in vigore dal prossimo 27 dicembre. «Vogliamo così evitare una nuova ondata di contagi, a partire da quelli legati alla variante Omicron», ha dichiarato De Blasio. Si tratta del primo obbligo introdotto in terra statunitense.
Covid, De Blasio annuncia l’obbligo vaccinale e nuove regole
Dal 27 dicembre, quindi, New York vaccinerà tutti i lavoratori del settore privato. Il sindaco De Blasio, però, ha annunciato anche altre norme. Ci saranno regole più ristrettive per l’accesso alla ristorazione al coperto, all’intrattenimento e al fitness. Nella Grande Mela, infatti, fino ad oggi basta una sola dose di vaccino per poter accedere ai luoghi della movida. Dal 27, però, servirà aver completato l’iter vaccinale. E il sindaco continua parlando anche dei bambini. Nella fascia tra i 5 e gli 11 anni, De Blasio prevede la ricezione di almeno una dose di vaccino, sempre per gli ingressi nei ristoranti.
Covid, variante Omicron: per Fauci «dati incoraggianti»
Covid e variante Omicron continuano, quindi, a spaventare gli abitanti di gran parte del pianeta. Ma sempre dagli Stati Uniti arrivano dati che vengono definiti «abbastanza incoraggianti» riguardanti la variante sudafricana. Secondo il consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, Omicron potrebbe essere meno grave di quanto si pensasse inizialmente. Il virologo ha parlato alla Cnn della gravità della variante, specificando che «sebbene sia troppo presto per fare dichiarazioni definitive al riguardo, finora non sembra che ci sia un alto grado di gravità». Fino a ieri, in terra statunitense sono stati 15 gli stati in cui è stata rilevata la presenza di Omicron. Anche per questo Fauci parla di un quadro da completare e analizzare a fondo: «Dobbiamo davvero stare attenti prima di stabilire che sia meno grave o che non causi alcuna malattia grave paragonabile al Delta, ma finora i segnali sono abbastanza incoraggianti».