Covid e Natale, i consigli dei virologi
Cosa dicono gli esperti su andamento epidemiologico del Coronavirus e comportamenti da adottare durante le feste.
Manca poco più di un mese al 24 dicembre, data in cui iniziano cene, pranzi, incontri vari con parenti e amici: da Natale all’Epifania, come affrontare le feste in arrivo e i momenti conviviali ad elevato mix sociale? Gli italiani hanno abbassato un po’ la guardia contro il Covid, ma il virus non se n’è andato. Ecco i consigli di alcuni esperti, tutti interpellati da Adnkronos.
Pregliasco: «Piano con gli inviti a pranzo e cena»
Secondo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene dell’università Statale di Milano, gli inevitabili baci e abbracci delle feste rappresentano ancora un momento critico. «Non è facile dare indicazioni specifiche sul Natale, però davvero occorre ricordare che le persone fragili ancora possono avere effetti pesanti da Covid». Per cui «preserviamole, in termini di utilizzo delle mascherine e di esecuzione della quarta dose. E magari limitando un po’ il numero delle persone». Per quanto riguarda i test pre-incontri, molto utilizzati un anno fa, «i tamponi nell’immediatezza non è detto che servano più di tanto, per via della presenza dei falsi negativi». Meglio fare affidamento sul vaccino.
Bassetti: «Anziani devono fare vaccinazione anti-Covid e influenzale»
Ed è su questo tasto che insiste anche Matteo Bassetti, secondo cui «gli anziani, soprattutto gli over 80, stanno sottovalutando la vaccinazione anti-Covid e anche quella antinfluenzale». Un errore, questo, e «un rischio altissimo in vista del Natale che non possiamo permetterci». Gli anziani fermi alla terza dose o ancora peggio non vaccinati, ha aggiunto il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, «se vogliono passare delle belle vacanze a dicembre con i nipoti e i figli, occorre che si vadano a vaccinare contro Sars-CoV-2 e influenza stagionale».
Galli: «Quarta dose di vaccino prima dello shopping natalizio»
Secondo Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, «sarebbe opportuno, prima di andare a comprare i regali, fare la quarta dose del vaccino e contemporaneamente anche l’antinfluenzale». La minaccia è infatti doppia, come accade da qualche inverno a questa parte: «Non sappiamo se un semplice “starnuto” o una potente “tempesta”, ma sappiamo che l’influenza colpirà a Natale».
Andreoni: «Convincere i fragili a fare la quarta dose o addirittura la quinta dose»
«Se necessario occorrerà riconsiderare le misure di contenimento, tra le quali l’eventuale uso di mascherine in determinati ambienti», ha detto Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali. «Dobbiamo fare il massimo sforzo per convincere le persone fragili a fare la quarta dose e, in alcuni casi, addirittura la quinta dose. Più vacciniamo più riusciamo a controllare la circolazione del virus. Questo è un dato incontrovertibile e abbondantemente dimostrato dalla scienza medica e dai dati dell’epidemiologia».