La pandemia di Covid in Italia sta frenando. L’ipotesi di nuovi cambi di colore delle Regioni per ora si allontana, tranne per la Calabria dove aumentano i ricoverati e, già da lunedì, potrebbe passare in fascia gialla.
Pandemia Covid: la Calabria rischia di passare in zona gialla
In Calabria il tasso di occupazione dei posti letto in area medica, infatti, è al 17,4 per cento, quello delle terapie intensive al 10,7 per cento. La Sardegna resta bianca e la Sicilia si conferma gialla con l’11,8 per cento delle terapie intensive occupate e il 20,7 per cento di letti occupati in area medica. Lo ha confermato venerdì mattina il monitoraggio a cura dell‘Istituto Superiore di Sanità all’esame della cabina di regia.
Pandemia Covid: scende l’Rt nazionale, quattro regioni a rischio moderato
Anche nella settimana appena trascorsa, gli indicatori sono calati. L’Rt nazionale è sceso da 0,92 a 0,85 mentre l’incidenza dei casi su 100 mila abitanti è calata da 60 a 54. Sforano i parametri dell’incidenza di 150 casi per 100 mila abitanti solo le province di Siracusa (178) e Messina (168). Quattro le regioni classificate a rischio moderato, rispetto alle tre della scorsa settimana. Si tratta di Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento.
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Pandemia Covid: in calo le percentuali di nuovi casi, delle terapie intensive e dei decessi
La settimana che va dall’8 al 14 settembre ha visto una diminuzione dei nuovi casi: -14,7 per cento (33.712 rispetto a 39.511); dei decessi (-6,7 per cento, 389 rispetto 417), delle persone in isolamento domiciliare (-8,8 per cento, 117.621 rispetto a 128.917); dei ricoveri con sintomi (-3,3 per cento, 4.165 contro 4.307) e delle terapie intensive (-1,6 per cento le terapie intensive, 554 rispetto a 563. Attualmente sono occupati il 6 per cento dei posti totali).
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Pandemia Covid: diminuiscono i nuovi casi non legati a catene di trasmissione
Diminuiti anche i nuovi casi non legati a catene di trasmissione (da 13.546 della settimana precedente ai 10.655 degli ultimi sette giorni. La percentuale dei casi rilevati con l’attività di tracciamento rimane stabile al 33 per cento. È cresciuta invece la percentuale dei casi rintracciati grazie alla comparsa dei sintomi (46 per cento contro il 43 per cento della settimana scorsa). Il 21 per cento dei nuovi casi è stato diagnosticato con l’attività di screening.
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