Non è più pericolosa, ma sarà presto la variante più diffusa anche in Europa. La variante Covid nota come XBB.1.5, nota anche come Kraken, è al centro di una dettagliata valutazione da parte dell’Ecdc, lo European centre for disease control, cioè il centro europeo per le malattie infettive. Gli esperti parlano di un basso rischio «per la popolazione generale», che diventa «moderato o alto per le persone vulnerabili, come gli anziani, i non vaccinati e gli immunocompromessi, a seconda del loro grado di immunità contro Sars-Cov2». L’Ecdc ha diffuso un documento tecnico di «valutazione di rischio», in cui si parla del reale impatto che può avere. In Europa ancora non è stata riscontrata, ma potrebbe arrivare dagli Stati Uniti.
Kraken si diffonde negli Usa il 12 per cento più veloce delle altre
Preoccupa l’avanza della variante Kraken negli Stati Uniti. Rispetto alle altre forme di Covid riscontrate negli ultimi mesi, il contagio viaggia a una velocità superiore del 12 per cento. L’Ecdc spiega: «Negli Stati Uniti XBB.1.5 si sta diffondendo a una velocità del 12% maggiore rispetto alle altre varianti». E in Europa? «I nostri modelli matematici indicano che XBB.1.5 potrebbe diventare dominante in Europa tra uno o due mesi, considerata la proporzione bassa di oggi e il suo tasso di crescita». E così la variante è classificata come «di interesse» e non «preoccupante»: «Non ci sono al momento segnali che la gravità dell’infezione da XBB.1.5 sia diversa rispetto alle altre subvarianti di Omicron».

L’Oms invita all’uso di mascherine in luoghi affollati o chiusi
Intanto l’Oms torna ad aggiornare le linee guida sul Covid e a parlare di mascherine. L’Organizzazione mondiale della sanità invita a non abbassare la guardia. Le mascherine, spiega, «continuano ad essere uno strumento chiave contro il Covid-19: sono consigliate a seguito di una recente esposizione a Covid, quando qualcuno ha o sospetta di avere Covid, se si è ad alto rischio di Covid grave e per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato». Ma anche «in situazioni specifiche e l’aggiornamento ne raccomanda l’uso indipendentemente dalla situazione epidemiologica locale, data l’attuale diffusione del Covid a livello globale».
Il bollettino settimanale
Intanto il ministero della Salute prosegue con i bollettini settimanali. Negli ultimi 7 giorni, dal 6 al 12 gennaio, in Italia si sono registrati 84.060 nuovi contagiati, 576 decessi e 136.023 guariti. I dati sui nuovi positivi sono in netto calo rispetto alle ultime settimane, così come quelli relativi ai morti. E non fanno eccezione nemmeno i ricoverati: sono 9 in meno in terapia intensiva rispetto al report precedente e 1.295 in meno nei reparti. Il tasso di positività scende di 4,9 punti percentuale, al 10,9 per cento.
