Covid Italia, torna a salire l’incidenza settimanale
In calo l’indice Rt calcolato sui casi sintomatici e su quelli con ricovero. In diminuzione anche il tasso di occupazione in ospedale.
Dopo settimane di calo, torna a salire l’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi di Covid-19 in Italia: nel periodo 19-25 agosto è stato infatti registrato un lieve aumento, con 277 casi ogni 100 mila abitanti rispetto ai 260 registrati la settimana precedente (12-18 agosto). È quanto riporta il monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Istituto Superiore di Sanità-ministero della Salute.
Covid Italia, scende l’indice Rt
Nel periodo 2-15 agosto, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid-19 è stato pari a 0,74, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. Giù anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: 0,75 al 15 agosto, bel al di sotto della soglia epidemica.

Covid Italia, cala l’occupazione dei posti letto
Il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani è in calo al 2,4 per cento, (rilevazione ministero della Salute al 25 agosto) rispetto al 2,7 per cento della rilevazione precedente. In diminuzione anche l’occupazione nei reparti di area medica che scende al 9,4 per cento rispetto all’11 per cento del 18 agosto.
Covid Italia, nessuna Regione a rischio alto
Tre Regioni sono classificate a rischio moderato per Covid-19, mentre le restanti 18 Regioni e Province Autonome sono classificate a rischio basso. Inoltre, si legge nel report, nove 9 Regioni/PA riportano almeno una allerta di resilienza, mentre una Regione riporta molteplici allerte di resilienza.

Covid Italia, come sono stati rilevati i nuovi casi
La percentuale dei casi di Covid-19 rilevati in Italia attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (14 per cento). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45 per cento), così come la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (42 per cento).